Autore Topic: Giappone, caccia alle balene più scarsa Efficaci gli interventi degli animalisti  (Letto 1466 volte)

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Offline ninfea


Alla chiusura della campagna catturato solo 1/3 dei cetacei che erano in programma

tokyo

Il Giappone ha terminato la sua campagna annuale di caccia alle balene nell'Antartico con una pesca molto "magra", a causa delle "azioni di sabotaggio" compiute dagli animalisti.

L'Agenzia per la pesca nipponica ha indicato che la flotta sta rientrando "come previsto", ammettendo tuttavia che le catture sono state molto inferiori degli obiettivi fissati. Le baleniere, partite dal Giappone a dicembre, hanno catturato 266 balene di Minke e una balenottera, ha precisato l'agenzia, pertanto meno di un terzo dei circa 900 cetacei che volevano prendere.

«Le catture sono state inferiori al previsto a causa delle condizioni climatiche e degli atti di sabotaggio compiuti dagli attivisti», ha spiegato l'agenzia per la pesca nipponica.

Gli attivisti dell'organizzazione ambientalista Sea Shepherd, che ha sede negli Stati Uniti, hanno seguito come ogni anno le baleniere nipponiche a bordo delle proprie navi per impedire la cattura dei cetacei, lanciando bombe puzzolenti, vernice o bloccando le eliche con le corde.

E' il secondo successo per gli ecologisti, dopo che l'anno scorso il Giappone era stato costretto a interrompere in anticipo la campagna di pesca a causa dei loro attacchi, portando a casa appena 172 balene (1/5 dell'obiettivo prefissato).

                                  
 


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