Autore Topic: Strage di elefanti in Camerun, almeno 200 uccisi da gennaio  (Letto 1229 volte)

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Offline ninfea

Strage di elefanti in Camerun, almeno 200 uccisi da gennaio
« il: Maggio 15, 2012, 16:40:12 pm »

I bracconieri stanno decimando la fauna del Parco Nazionale Bouba Ndjida per l'avorio

Secondo il Fondo Internazionale per il Benessere Animale (IFAW), il Parco Nazionale Bouba Ndjida, situato in una vasta zona del nord del Camerun, è stato preso di mira da una gang armata sudanese che da gennaio 2012 avrebbe già ucciso oltre 200 elefanti in cerca dell'avorio.

Negli ultimi mesi sono stati rinvenuti i corpi di centinaia di vittime del bracconaggio, ma è impossibile realizzare una stima definitiva degli animali morti poichè la strage continua ogni giorno.

Inoltre, le autorità e i volontari del parco camerunense si dicono molto preoccupati dalla condizione degli orfani delle vittime, che in natura hannos erie difficoltà ad apprendere da soli a orientarsi e ad alimentarsi. E' quindi prevedibile che tutti i cuccioli rimasti da soli moriranno a causa della scomparsa dei genitori.

Celine Sissler-Bienvenue, direttrice IFAW per l'Africa francofona si dice allarmata non tanto dal fatto in sè, che avviene ogni anno durante la stagione secca, ma dai numeri, che quest'anno hanno superato ogni possibile previsione.

Secondo Sissler-Bienvenue «L'avorio viene illegalmente trasportato attraverso l'Africa occidentale per raggiungere i mercati asiatici ed europei. Il denaro ricavato dalla vendita dell'avorio viene utilizzato per acquistare le armi che verranno utilizzate nei conflitti regionali, particolarmente quelli sudanese e della Repubblica Centrale Africana.»

La scarsità di tecnologie appropriate rende impossibile compiere una stima precisa  del numero di esemplari di elefanti presenti all'interno del Parco Nazionale e del territorio camerunense in generale, e i numeri forniti dalla Unione Internazionale per la Conservazione della Natura oscillano tra i 1000 e i 5000 individui. Sebbene si tratti di stime approssimative, rendono evidente quanto la morte di ben 200 esemplari possa influenzare sull'equilibrio naturale del territorio.

Secondo l'Ifaw e le altre organizzazioni del settore, l'unica maniera per fermare definitivamente la strage di elefanti legata al commercio dell'avorio è azzerare la domanda del prodotto nei Paesi importatori, specialmente in Asia.

Seondo i dati pubblicati dall'Ifaw, infatti, nel 2008 il Giappone e la Cina hanno acquistato circa 180 tonnellate di avorio proveniente dai mercati "legali" di Botswana, Sudafrica, Namibia e Zimbabwe. Sotto il velo di questo commercio legalizzato si nasconde lo spazio necessario ai contrabbandieri per realizzare la loro attività. Per questo motivo è importante ridurre l'importazione anche legale di questo prodotto, che causa la morte di migliaia di elefanti ogni anno e arma le milizie colpevoli dei massacri dekke guerre civili in corso in tutta l'Africa.


                                  
 


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