Le ricerche confermano: gli italiani sognano ancora l’ombrellone. Ma quale? E dove? Ecco le risposte
Dormiglioni, notturni, inquieti, esploratori. A qualunque categoria appartengano, gli italiani, alla domanda «Vacanza?» rispondono «Mare». Sognano isole greche e spagnole (al primo posto Baleari), ma va bene anche un posto nuovo. Il 52% progetta un tuffo dove l’acqua è più blu nei prossimi 12 mesi, anche se magari con soluzioni low-cost: il prezzo, dicono le ricerche, orienta tre quarti delle scelte.
Expedia.it, motore di ricerca per viaggi e vacanze, ci offre un ritratto degli italiani completo di abitudini e desideri. Al mare vorremmo passare un paio di settimane, invece dobbiamo accontentarci di una sola. Perciò cerchiamo l’emozione scaccia-crisi, come spiega il «Journal of Positive Psychology»: un presidio slow food, un formaggio raro, un corso di vela e tango in Versilia e alle Cinque Terre, un concerto all’alba tra Rimini e Riccione, una puntatina nell’albergo diffuso in Sardegna, una cavalcata sulla spiaggia.
Qualcosa di indimenticabile, da condividere sui social network. Spariscono le vecchie abitudini (monitoraggio di Nescafè su 120 locali): il pranzo sotto l’ombrellone, la cotoletta, il panino imbottito… con sabbia. La new wave dietetica impone un salutistico brunch, spesso a tema.
A Forte dei Marmi ne hanno inventato uno dove si mangia, si ascolta e si balla argentino o spagnolo, così immaginiamo di essere da un’altra parte, non potendo permettercelo davvero. Piace il mare della Sardegna e della Sicilia (al decimo posto nella classifica top 20) dove c’è un ritorno di fiamma per Taormina, e il passaparola consacra come scoperta la Marza, ventosa e lunga spiaggia, quasi mai affollata, nell’estrema punta sud-orientale.
Le coste sono diventate care, perciò è arrivato il momento di rivalutare i paesini dell’interno (Ispica, Scicli, Modica nel Ragusano), neanche troppo lontani da sabbie e scogliere. Ma la vera novità, nella folla di numeri che attribuisce una percentuale alla voglia di avventura (61), di granita (47), di spiagge gay-friendly (16) e alla paura degli squali (9), è il mondo delle abitudini legate alla crisi (6%): scambio-casa, co-housing, ospitalità in cambio di piccoli lavori in B&B, la mattina in spiaggia e il pomeriggio a dare una mano in un residence per anziani o in un campo-scuola. Tanto poi, un tuffo dove l’acqua è più blu sistema tutto.