Da una parte Vincenzo Iaquinta, il grande assente della Juventus di quest’anno, che prepara il terreno all’arrivo del nuovo tecnico bianconero: ”Delneri? Siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte”; dall’altra Amauri, una delle delusioni juventine, che dichiara: “Con lui ho un ottimo rapporto. Abbiamo lavorato assieme al Chievo nel 2003 e nel 2004. Per quello che ho visto conta su di me ed è una motivazione in più. A noi quest’anno è mancato il gioco, lui ce lo darà”.
Una doppia fotografia che fa comprendere tanto. Prima di tutto, anche se l’ufficialità non è ancora stata data, si può dire con certezza che Luigi Del Neri sarà il nuovo bianconero. Svelato il segreto di pulcinella. In secondo piano si possono interpretare le dichiarazioni dei giocatori.
Se Iaquinta si dice pronto a accogliere il tecnico a braccia aperte, Amauri comincia a avanzare richieste. Conta su di me, è una motivazione in più e ci darà il gioco che ci è mancato. E’ troppo facile, e anche poco elegante, puntare la pistola alle spalle di chi è andato via. In questo caso non solo Zaccheroni, ma anche Ferrara. I due tecnici della stagione 2009/10 hanno le loro responsabilità all’interno del disastro, ma la colpa maggiore va divisa tra dirigenti e giocatori.
Amauri è stato uno dei giocatori su cui i tecnici hanno sempre contato maggiormente; le motivazioni se giochi in serie A devi averle anche se sei ultimo in classifica e ti senti un fenomeno; il gioco, se i giocatori non vedono la porta, non serve a nulla. Sarebbe ora che tutti i giocatori si caricassero delle loro responsabilità. Basta con le scuse.
Gioele Urso