Patrick J. Volkerding ha rilasciato un primo importante update all’albero di sviluppo della nuova
Slackware. La novità più importante è la presenza di
KDE 4.2.1. Sembra infatti, che a partire dalla prossima release di questa distribuzione verrà definitivamente abbandonato KDE 3.5.10, desktop environment utilizzato nell’attuale Slackware 12.2, in favore dell’ultimo rilascio di KDE, ritenuto “il più stabile” del ramo KDE4.x.
Slackware è a tutti gli effetti una delle storiche distribuzioni di Linux. Presente nel mondo Open Source fin dall’aprile del 1993 si è sempre distinta per il duplice obiettivo di essere stabile e semplice da gestire. Non a caso è stata per anni la distribuzione di riferimento per i server.
L’aver consolidato, dunque, il passaggio alla versione KDE 4.2.1 significa molto, in termini di “immagine” del prodotto KDE, e anche in termini di riconoscimento sulla stabilità di questa versione del desktop environment.
La release note che accompagna il rilascio Patrick J. Volkerding mette in evidenza anche altre novità: un
nuovo kernel, 2.6.28.7, gcc 4.3.3, glibc 2.10, e il supporto al nuovo XFCE 4.6.0. La prossima Slackware sembra dunque intenzionata a potenziare le funzionalità dei Desktop Environment visto che si allinea praticamente alle ultimissime novità del mondo Open Source.
Eric Hameleers, uno degli sviluppatori del progetto Slackware, svela sul proprio blog un’altra interessante novità che sarà presente nel prossimo rilascio di Slackware. Verranno aggiornate le immagini di installazione initrd.img e usbboot.img al kernel 2.6.28.7, e questo consentirà l’installazione della distribuzione anche su un
filesystem ext4.
