Le autorità internazionali danno la caccia ai siti che ospitano illegalmente musica e film. Dopo la chiusura di Megaupload, ha abbassato la saracinesca anche BTJunkie e sono stati congelati Library.nu e ifile.it, due portali per il download illegale di e-book.
Tempi duri per gli amanti del file sharing. Soprattutto per chi, i siti su cui condividere e scaricare film e musica illegale, li mette su. Le autorità internazionali danno la caccia ai guru della condivisione a scrocco e i portali di download e streaming stanno chiudendo uno dietro l'altro. La scintilla che ha scatenato l'incendio è stata la chiusura di Megaupload e Megavideo, due mega archivi con oltre 150 milioni di utenti registrati e 50 milioni di visitatori al giorno, recentemente chiusi da un'azione congiunta del Dipartimento di Giustizia Usa e dell'Fbi.
Adesso Kim Dotcom, il fondatore del sito Megaupload - e i suoi collaboratori rischiano anni di carcere se verrà concessa l'estradizione dalla Nuova Zelanda. Anche perché le accuse sono pesantissime: violazione delle leggi sul diritto d’autore, uso improprio dei mezzi elettronici, associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, al riciclaggio e alla violazione del diritto d’autore.
Bandiera bianca anche per un altro "covo dei pirati": BtJunkie - che più che un portale di condivisione era un motore di ricerca per torrent, un altro modo per scaricare musica e film - ha fiutato il pericolo e ha chiuso i battenti autonomamente. "Questa, cari amici è la fine. Non è stata una decisione facile, ma alla fine abbiamo deciso di chiudere volontariamente. Abbiamo lottato per anni per il diritto di comunicare, adesso è tempo di guardare avanti. E’ stata una esperienza di vita, vi auguriamo il meglio". Così recita l'epitaffio pubblicato sulla home del sito che, peraltro, in Italia era già stato oscurato da mesi. Adesso nemmeno i sistemi per aggirare il blocco dei provider italiani serviranno a scavalcare la legge.
La scure dei paladini del diritto d'autore si è abbattuta anche su portali tutti "made in Italy": recentissima la chiusura dei siti di streaming e download illegale ScaricoLibero e FilmGratis. E anche chi pensava di essere in una "nicchia" è stato colpito visto che - con la collaborazione dell'Associazione Italiana Editori e di altre sigle europee e internazionali della categoria - sono stati chiusi il sito Library.nu e il servizio di hosting ifile.it, entrambi utilizzati per il download di e-book pirata. Ai proprietari dei due siti è stata comunicata la chiusura delle attività e il congelamento dei file ospitati nei server.
La battaglia continua a colpi durissimi e dopo la chiusura di Megaupload, l’organizzazione di hacker Anonymous ha sferrato un attacco ai siti del Dipartimento della Giustizia Usa, alla Universal Records, alla Record Industry Association of America ed altre etichette discografiche, bloccandoli per ore. Il canto del cigno per il file sharing, o solamente una manifestazione di forza, in attesa di trovare un nuovo sistema di condividere e scaricare file in maniera illegale?
