Il portiere della Juve: «Diego-dipendenti? Se dipendi da un solo giocatore, vuol dire che non sei una grande squadra»
TORINO, 14 settembre - «Il fatto di esser criticato mi ha pungolato molto e mi ha stimolato per raggiungere nuovi obiettivi. L'anno scorso mi ha dato fastidio, più che il numero, il modo in cui ho preso tanti gol». Buffon è carico. Dopo una stagione difficile, tra l'infortunio e un recupero complicato, il portiere della Juventus è tornato al top e non vede l'ora di giocare in Champions.
L'OBIETTIVO - «Non possiamo dire a settembre di puntare a vincere subito la Champions, ma come rosa siamo sicuramente più competitivi dell'anno scorso - spiega il numero uno bianconero - L'anno scorso abbiamo stravinto il girone, poi nel turno successivo abbiamo incontrato il Chelsea».
IL GRUPPO - Anche Buffon, come Ferrara, respinge l'idea di una Juve Diego-dipendente. «Se dipendi da un solo giocatore, vuol dire che non sei una grande squadra. La miglior difesa è il lavoro che svolgono gli altri reparti. Quando c'è la voglia di sacrificarci, il nostro compito diventa più agevole. Anche nelle difficoltà che ci sono state, contro la Lazio non abbiamo mai smesso di lottare e credere nella vittoria. La strada che abbiamo intrapreso è quella buona, ma siamo ancora alla terza giornata ed è ancora presto per dare responsi definitivi».
