Autore Topic: Tutti i vincitori degli IgNobel 2020 (1 di 2)  (Letto 633 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Tutti i vincitori degli IgNobel 2020 (1 di 2)
« il: Novembre 27, 2020, 06:35:11 am »
Tutti i vincitori degli IgNobel 2020,
tra coltelli di feci e sopracciglia di narcisisti
(1 di 2)


Rivisti secondo le esigenze imposte dalla pandemia, arrivano comunque anche quest'anno i riconoscimenti alla scienza più stramba (e non solo). Con un po' di sarcasmo, la giusta dose di irriverenza ma anche qualche spunto di riflessione, ecco gli IgNobel 2020

Acustica: le vocalizzazioni degli alligatori cinesi all’elio
A salire sul podio per la sezione acustica è stato un team di ricercatori internazionali, per aver indagato più a fondo le caratteristiche vocalizzazioni degli alligatori cinesi (Alligator sinensis). In realtà la motivazione ufficiale per il loro IgNobel cita:“per aver indotto una femmina di alligatore cinese a muggire in una camera ermetica arricchita di elio”. Perché questo hanno fatto. Lo scopo, si legge sulle pagine della ricerca – un paper su Journal of Experimental Biology di qualche anno fa – era capire se nelle loro vocalizzazioni fossero presenti quelli noti in acustica come formanti, la cui distribuzione, si legge, può essere alterata nello spettro sonoro dall’elio. Conclusioni: sì, a quanto pare gli alligatori asiatici emettono formanti, e potrebbero usarli come strumento per comunicare informazioni sulle loro dimensioni.

Psicologia: i narcisisti si riconoscono dalle sopracciglia
Come si riconosce un narcisista? Semplice, dalle sopracciglia. Secondo quanto raccontato da Miranda Giacomin e Nicholas Rule sulle pagine di Journal of Personality il narcisismo verrebbe percepito da alcune caratteristiche facciali, dalle sopracciglia in particolare. Perché? Le sopracciglia contribuiscono al riconoscimento facciale, aiutano a cogliere le espressioni e svolgono un ruolo anche nell’attrazione, scrivono gli autori.

Pace: India e Pakistan che si suonano
ai campanelli delle porte per poi scappare
A leggere la motivazione sembrerebbe di trovarsi nel mezzo di qualche scherzo fanciullesco. Il premio IgNobel per la pace 2020 va a India e Pakistan per il caso dei “campanelli suonati furtivamente l’un l’altro alle porte dei loro diplomatici nel cuore della notte per poi fuggire via prima che qualcuno avesse modo di rispondere”. La notizia risale a più di due anni fa quando diplomatici di Pakistan e India, rivali da decenni, denunciarono rispettivamente molestie simili, insieme a pedinamenti auto e interruzioni di acqua e luce.

Fisica: vermi che vibrano ad alte frequenze
Il riconoscimento per la fisica invece quest’anno va a Ivan Maksymov e Andriy Pototsky, che firmano uno studio sulle pagine di Scientific Reports con il quale sono riusciti, scrivono dall’Improbable Research, “a determinare, sperimentalmente, cosa succede alla forma di un verme vivo quando si fa vibrare il verme ad alte frequenze”. Più nel dettaglio – ma non troppo – quello che Maksymov e Pototsky hanno fatto è stato osservare la formazione di una sorta di onde stazionarie su alcuni veri sottoposti a vibrazione verticale. Perché? Non si sa mai, lo studio di processi simili un giorno potrebbe aiutarci a controllare i processi biologici, scrivono i ricercatori.

Economia: relazioni tra bacio e reddito
Sembrerebbero non avere nulla a che spartire, i baci sulla bocca e il reddito di una popolazione. E invece no. A leggere i risultato di uno studio pubblicato lo scorso anno su Scientific Reports infatti si trova una correlazione tra i due parametri e si scopre che ci si bacia sulla bocca di più nei paesi in cui le diseguaglianze di reddito sono maggiori, scrivono i ricercatori, un team internazionale, in parte anche italiano. È Samuela Bolgan, docente psicologa, all’epoca ricercatrice presso l’Abertay University che ha preso parte al lavoro, a spiegarci qualcosa in più al riguardo e come è nata la ricerca.
“L’idea era quella di capire se nei paesi avanzati e che godono di buona salute, dove apparentemente si dà meno importanza ai legami affettivi e più ad altri aspetti, quale il lavoro, gli hobby, il bacio fosse considerato in modo diverso rispetto a quelli meno avanzati”. Per farlo i ricercatori hanno somministrato dei questionari a circa tremila partecipanti provenienti da 13 paesi, testando due diversi ipotesi: “Da una parte volevamo capire se il bacio potesse essere utile come strumento sensoriale nella valutazione del partner dal punto di vista di salute, dall’altra quanto il bacio riflettesse la disponibilità a investire in una relazione”, riprende Bolgan.
Quel che è emerso analizzando i dati è che il bacio non sembra valere come strumento di valutazione di salute, ma è invece correlato al tipo di relazione: sembra essere più importante in una coppia ormai consolidata dove è tenuto in grande considerazione, più dei rapporti sessuali, che durante il corteggiamento. Ma non solo. “Si dà molto valore al bacio soprattutto nei paesi più poveri e in particolar modo nelle persone più grandi rispetto ai giovani – racconta la psicologa – nei paesi più poveri, verosimilmente, ci si appoggia di più sulle relazioni, anche in virtù della maggiore quantità di tempo che ci si può dedicare”.
Fuori dai risultati quello che il lavoro dimostra è che le ricerche, come accade, nascono dalla curiosità dei ricercatori. “Sembrava una cosa un po’ strana da fare, molto innovativa – conclude Bolgan – ma anche questo premio è un po’ il riconoscimento alla creatività e se vogliamo alla serendipidità che possono essere un punto di forza e uno stimolo per dire che tutto può essere ricercato”.

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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