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Offline ambarambacicicoco

Cambiano le abitudini: addio alla spesa quotidiana
« il: Febbraio 19, 2011, 19:47:13 pm »
Cambiano le abitudini: addio alla spesa quotidiana
Coldiretti: è diventata settimanale per 60% degli italiani

Addio al rito della spesa quotidiana. Oggi più di sei italiani su dieci (60,7%) fanno la spesa con frequenza settimanale mentre solo il 27% delle famiglie effettua acquisti giornalieri ed il 10% circa si reca nel negozio addirittura una volta al mese. E' quanto emerge dall'analisi dal rapporto Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani.

Il Rapporto evidenzia che la spesa quotidiana resiste soprattutto al sud con il 35 per cento e al centro Italia con il 29,6% mentre cede nel nord est (22,8%) e soprattutto nel nel nord ovest (17,4%).

Al contrario, la frequenza settimanale riguarda quote progressivamente decrescenti di famiglie dal Nord al Sud. "A cambiare all'interno dell'organizzazione della vita familiare è anche chi - sottolinea la Coldiretti - prende le decisioni relativamente alla spesa con un crescita della presenza maschile che raggiunge il 39% anche se a prevalere restano le donne con il 61%.

L'orientamento verso la spesa settimanale se da un lato consente di risparmiare tempo dall'altro - sottolinea la Coldiretti - ha sicuramente effetti sulla conservazione dei prodotti e sugli sprechi alimentari per effetto della deperibilità e del mancato rispetto delle scadenze dei prodotti".

"Si stima - prosegue Coldiretti - che il 30% del cibo acquistato dagli italiani ne 2010 sia finito nella spazzatura e che sul piano economico complessivo dal campo alla tavola in Italia a causa degli sprechi viene perso cibo sufficiente a nutrire 44 milioni di persone (l'intera popolazione della Spagna) per un valore che ammonta a circa 37 miliardi di euro, ben il 3% del Pil, secondo una indagine di 'Last Minute Market' dell'Università di Bologna.

Un rischio - sottolinea la confederazione degli imprenditori agricoli - che in tempi di difficoltà economica fa aumentare le esigenza di freschezza negli acquisti e che aiuta a spiegare anche il successo dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove vengono venduti prodotti alimentari senza intermediazioni direttamente dagli agricoltori che facendo passare meno tempo possibile nel passaggio dal campo alla tavola garantiscono la fragranza del prodotto. Ad esempio è stato dimostrato che i prodotti ortofrutticoli venduti nei mercati degli agricoltori si conservano in media una settimana in più perché non devono subire i lunghi tempi dovuti ai trasporti che ne riducono la conservabilità".

"La possibilità di ridurre gli sprechi è una importante opportunità per le famiglie italiane per le quali la spesa alimentare con il 19 per cento è la principale voce dei consumi dopo l'abitazione" dice la Coldiretti."La spesa media mensile delle famiglie per l'acquisto di prodotti alimentari - conclude la Coldiretti - ammonta a 461 euro ma evidenzia significative differenze territoriali con valori più elevati nel centro Italia dove è pari a 480 euro mentre è più bassa al sud dove è si spendono 463 euro e ancora di più al nord con 455 euro mensili a famiglia".

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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