Il semplice "messaggino" non tira più: superato dalle chat e dai social network che dilagano grazie all'avanzata di smartphone e dispositivi mobili, l'SMS sta perdendo costantemente appeal.
Gli SMS non sono più cool. Con l'avanzata inesorabile dei dispositivi smart possiamo entrare in una chat o inviare una mail da dovunque ci troviamo. E così i 160 caratteri inviabili con un semplice messaggio di testo sono diventati troppo stretti per le nostre rinnovate esigenze. Tanto che - dicono gli esperti - è cominciata la fase di declino per gli SMS. I numeri sono ancora a nove zeri - nel 2010 si stima che a livello mondiale siano stati inviati circa 6 miliardi di messaggi - ma l'appeal del "messaggino" non è più quello di una volta.
Secondo un recente studio della CTIA (l'associazione internazionale per le telecomunicazioni wireless) sul mercato statunitense, negli ultimi sei mesi del 2010 è stato inviato circa un miliardo di SMS. Il dato è in aumento dell'8,7% ma - sottolinea la ricerca - si tratta della minore crescita mai registrata da quando è attivo il mercato degli SMS. Il campanello d'allarme è scattato soprattutto per i maggiori operatori telefonici Usa, fra questi l'AT&T ha fatto registrare un calo nel traffico SMS pari al 20%. Un dato che preoccupa le compagnie telefoniche specie se si prende in esame il valore complessivo del mercato e il margine che ogni singolo operatore riesce a trarre per ogni messaggio inviato dall'utente. Il business degli SMS, solo negli Usa e nel Canada, nel 2010 valeva 25 miliardi di dollari, con costi praticamente pari a zero per i carriers. Secondo le analisi di Ubs, per ogni dollaro incassato dall'invio di SMS ogni operatore riesce a trarre almeno 80 centesimi di profitto, contro i 35 centesimi di un servizio mobile dati o voce.
I principali responsabili di questo calo di appeal nei confronti degli SMS sono le applicazioni che consentono di scambiarsi messaggi, foto e anche conversazioni sfruttando le reti mobili, sia che si tratti di apps aperte e multidispositivo sia di software che funzionano solo per chi possiede un certo telefono (BlackBerry Messenger, iMessage per Apple). Con il boom degli smartphone è stato boom anche per le applicazioni di messaggistica, senza contare il ruolo attivo dei social network (su tutti Facebook e Twitter) nel processo di disinnamoramento dagli SMS. E ora che il bacino dei terminali "old style" (quelli non collegabili a Internet) si fa sempre più stretto, sarà nell'interesse dei produttori trovare una soluzione per frenare il calo: tagliare i costi o rinnovare il servizio rendendolo più appetibile.
