Autore Topic: Sono i più penalizzati dalla riforma: pensioni, 5 anni in più per i nati nel 52 [Lavoro]  (Letto 1055 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Sono i più penalizzati dalla riforma: pensioni, 5 anni di lavoro in più per i nati nel '52
Contano, però, gli anni di contributi


Per i nati del 1952 il compleanno dei 60 anni rischia di essere molto amaro: e' questa, infatti, la classe piu' penalizzata dalla riforma delle pensioni con un posticipo della pensione che rischia di arrivare fino a cinque anni rispetto ai piu' fortunati nati nel 1951, magari pochi giorni prima. E anche per questi ultimi l'uscita in tempi brevi verso la pensione dipende dagli anni di lavoro fatti (e' salvato chi lavora almeno dal 1975 e ha raggiunto i 36 anni di contributi nel 2011 mentre dovra' lavorare ancora a lungo chi ha cominciato nel 1976).

Ecco in sintesi alcuni esempi di persone che potrebbero uscire o, al contrario, restare bloccate dalla riforma annunciata (per gli uomini 66 anni di eta' per la vecchiaia, 42 anni di contributi per la pensione anticipata, per le donne 66 anni per la vecchiaia dal 2018, 41 anni di contributi per la pensione anticipata).

UOMO NATO NEL 1952, CINQUE ANNI DI LAVORO IN PIU', ESCE NEL 2018: compie 60 anni a gennaio del 2012, lavora dal 1976, sperava di andare in pensione di anzianita' a gennaio 2013, una volta raggiunti i 60 anni e i 36 di contributi e attesa la finestra mobile di 12 mesi. Viene bloccato dall'abolizione delle quote e l'innalzamento dei requisiti per l'anzianita', potra' lasciare il lavoro solo nel 2018 quando avra' 66 anni di eta' e 42 di contributi.

UOMO NATO NEL 1951, LAVORA DA DIPENDENTE DAL 1975, RIESCE A USCIRE NEL 2012: Nato a dicembre del '51, nel 2011 compie 60 anni di eta' e 36 di contributi riesce quindi ad andare in pensione con i requisiti attuali, una volta attesi i 12 mesi di finestra mobile, a dicembre 2012 quando avra' 61 anni di eta'. Avra' la pensione calcolata interamente con il metodo retributivo (requisiti raggiunti entro il 2011).

UOMO NATO NEL 1951, LAVORA DA DIPENDENTE DAL 1976, USCIRA' NEL 2017: ha compito 60 anni ma non i 36 di contributi necessari a raggiungere la quota 96 entro il 2011. Sperava di uscire nel 2013 (una volta raggiunti i requisiti nel 2012 e attesa la finestra mobile) ma dovra' attendere il 2017 quando avra' 66 anni di eta' e il diritto alla pensione di vecchiaia. La sua pensione sara' calcolata con il retributivo fino al 2011 e con il contributivo tra il 2012 e il 2017.

DONNA NATA NEL 1951, LAVORA NEL PRIVATO ESCE NEL 2012: va in pensione di vecchiaia nel 2012 una volta raggiunti 60 anni di eta' e decorsi i 12 mesi di finestra mobile.

DONNA NATA NEL 1951, LAVORA NEL PUBBLICO: ESCE NEL 2017: va in pensione di vecchiaia a 66 anni poiche' dal 2012 il requisito per la vecchiaia passa da 61 (piu' 12 mesi di finestra mobile) a 66. A meno che non abbia 41 anni di contributi e quindi abbia cominciato a lavorare prima del 1976.

DONNA NATA NEL 1952, LAVORA NEL PRIVATO: VA NEL 2015: dal 2012 il requisito per le pensioni delle donne sale a 62 anni ma dovrebbe salire di un ulteriore anno nel 2014. A meno che non abbia cominciato a lavorare prima del 1974 e abbia quindi 41 anni di contributi prima del 2015.


Fonte TelevideoRAI
« Ultima modifica: Aprile 20, 2014, 21:53:50 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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