Autore Topic: Dal catasto al calo dell’Irpef: fisco, il cantiere della riforma [Tasse e Fisco]  (Letto 777 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Dal catasto al calo dell’Irpef: fisco, il cantiere della riforma
Le tappe che il governo intende percorrere

Prima le semplificazioni, poi a maggio arriva la ridefinizione della delega per la riforma fiscale per legare la lotta all'evasione al calo dell'Irpef. Contemporaneamente verrà aggiornato il catasto e saranno ridefinite le deduzioni e le detrazioni fiscali. Ecco i quattro capitoli che il governo intende percorrere per adeguare il sistema fiscale nell'ottica della funzionalità e dell'equità.

1) SEMPLIFICAZIONI: E' il pacchetto che venerdì approda al Cdm. Conterrà norme di ''manutenzione'' del sistema fiscale, ma non per questo meno importanti. Di rilievo il capitolo sull'Ici e sulla lotta all'evasione. Verrà chiarito che la prima rata Imu del 16 giugno si pagherà versando metà imposta, calcolata con le aliquote base. La detrazione familiare prevista varrà una sola volta per nucleo. La lotta all'evasione dovrebbe prevedere: la reintroduzione dell'elenco clienti fornitori, la comunicazione al fisco di operazioni tra partite Iva superiori ai 3.000 euro, un aumento delle multe per chi esporta capitali all'estero; l'automatica iscrizione nelle liste selettive dei contribuenti a rischio per chi non stacca scontrini o non riempie i questionari degli studi di settore.

2) CALO IRPEF CON LOTTA ALL'EVASIONE. Monti lo ha già detto chiaramente. Gli strumenti di lotta all'evasione introdotti con la manovra e quelli in arrivo consentiranno di incassare tributi che i provvedimenti non hanno quantificato. Saranno restituiti ai cittadini ''onesti'' riducendo l'Irpef. Ci sarà un nuovo disegno di legge delega o una modifica di quello predisposto da Tremonti ora in parlamento. Per i tempi si parla di maggio, ma solo dopo si verificheranno le risorse e quindi le modalità di 'restituzione'. L'ipotesi di una riduzione secca dell'aliquota più bassa al 20% richiederebbe circa 15 miliardi. Più probabile che la semplificazione dell'aliquota passi anche attraverso un ridisegno delle diverse classi di reddito della curva Irpef, magari con un allargamento del primo scaglione per far rientrare più cittadini nella fascia meno tassata.

3) VIA AGEVOLAZIONI INUTILI, NO AUMENTO IVA: L'aumento Iva dal 21 al 23% dovrebbe scattare a ottobre. Di fatto si tratta di una norma di salvaguardia per evitare il taglio lineare delle detrazioni e deduzioni fiscali. Il governo però punta a selezionare queste ''agevolazioni'', spesso affastellate nel corso degli anni. Nessun rischio per quelle a favore di famiglie, lavoratori e pensionati. Ma il lavoro di cesello consentirà di evitare l'aggravio Iva, che peserebbe su tutti in modo indiscriminato (visto che sia ricchi che poveri sono consumatori).

4) RIFORMA DEL CATASTO: Via i vani, arrivano i metri quadrati. Il cantiere 'casa', dopo la manovra, non è ancora chiuso. Questa volta non per fare cassa. L'obiettivo sarà quello di aggiornare i dati dell'immenso archivio edilizio italiano, adeguandoli alla realtà e ai valori di mercato, ora 3,73 volte più alti. Ma la riforma - che servirà anche a riequilibrare gli estimi delle grandi città sperequati tra centro e periferia - sarà a costo zero: l'adeguamento della base imponibile sarà accompagnato da una riduzione delle aliquote delle imposte immobiliari, l'Imu per prima.

Fonte TelevideoRAI
« Ultima modifica: Aprile 18, 2014, 23:28:58 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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