Autore Topic: Tasi: cosa fare se non hai pagato in tempo [Tasse e Fisco]  (Letto 1042 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Tasi: cosa fare se non hai pagato in tempo [Tasse e Fisco]
« il: Giugno 29, 2014, 21:24:51 pm »
Tasi: cosa fare se non hai pagato in tempo
27 giugno 2014


La Tasi è una delle novità del 2014 in tema di imposte. Il 16 giugno è scaduto il termine per il pagamento nei Comuni che hanno deliberato le aliquote. Ecco cosa fare se non l'hai pagata, come provvedere e tutto quello che è bene sapere sulla Tassa sui servizi indivisibili.


Spetta a tutti i proprietari di immobili, compreso chi possiede una prima casa. La tassa sui servizi indivisibili (Tasi) è una delle tre voci d'imposta che compongono la Iuc. Ecco cosa devi fare se non hai pagato la prima scadenza del 16 giugno.

Pagare in ritardo: ecco come

Vista la difficoltà del calcolo e i continui cambiamenti normativi, lo Stato ha dato l’opportunità ai Comuni di decidere eventualmente entro quale data sia possibile sanare il mancato o errato pagamento senza aggiungere sanzioni e interessi. Quindi, se non hai pagato o hai sbagliato a fare i calcoli, verifica tramite il tuo Comune se hai ancora tempo per pagare senza ricorrere al ravvedimento operoso. Se il tuo Comune non è magnanimo, devi utilizzare il modello F24 per versare la rata che dovevi al Comune maggiorata di qualche euro a titolo di sanzione e interessi, lo devi compilare utilizzando le stesse regole per il versamento ordinario, ma devi ricordarti di barrare la casella “Ravv.”, sommando interessi e sanzione all’imposta. Gli interessi vanno calcolati su base giornaliera e, generalmente, il tasso da applicare è quello legale cioè l’1% dal 1° gennaio 2014. Ricorda che i Comuni possono modificare il tasso di interesse, per cui è meglio informarsi. Per prima cosa calcola quanto avresti dovuto versare (lo spieghiamo nei paragrafi successivi). Una volta determinato l'importo che avresti dovuto versare, devi aggiungere gli interessi.

Il calcolo degli interessi

Se paghi 100 euro con 10 giorni di ritardo, devi calcolare gli interessi in questo modo:

  • 100 x 1% = 1 euro annui
  • 1 x 10/365 = 3 centesimi

Ai 100 euro di imposta devi quindi sommare 3 centesimi di interesse. Ovviamente prima paghi meglio è, dato che le sanzioni aumentano con il passare del tempo così come gli interessi.

  • Se versi entro 14 giorni dalla scadenza, devi calcolare lo 0,2% giornaliero di sanzione sulla somma dovuta. Per esempio per 100 euro di imposta non versata dovrai aggiungere 20 centesimi per ogni giorno di ritardo, oltre agli interessi.
  • Se versi dal 15° giorno al 30° giorno successivo alla scadenza, devi calcolare la sanzione del 3% di quanto non pagato, senza rapportarla ai giorni di ritardo. Quindi per i 100 euro d’imposta da pagare devi aggiungere 3 euro di sanzione oltre agli interessi.
  • Superati i 30 giorni dalla scadenza, puoi ravvederti entro un anno pagando la sanzione del 3,75% oltre agli interessi.

Quanto devo pagare?

La Tasi sostituisce l'Imu sulla prima casa; sugli altri immobili, invece, si somma all'Imu. Lo Stato ha fissato le aliquote minime e massime applicabili, lasciando però molta libertà ai Comuni nel fissare sconti e agevolazioni. Ricorda che la base imponibile per il calcolo della Tasi è la stessa utilizzata per l'Imu: quindi bisogna rivalutare de 5% la rendita catastale e moltiplicarla per 160. Le linee guida fissate dallo Stato per la Tasi sono queste:

  • Prima casa
    l'aliquota minima è dello 0,1%, quella massima invece può arrivare allo 0,25%. I Comuni possono alzarla di un ulteriore 0,08%, portandola allo 0,33%.
  • Altri immobili
    la somme delle aliquote di Tasi e Imu non può superare l'1,06%. Anche in questo caso i Comuni possono applicare uno 0,08% aggiuntivo, portando la tassazione all'1,14%.

Le scadenze

Le scadenze per il pagamento della Tasi sono le stesse previste per l’Imu: la prima rata di acconto doveva essere pagata entro il 16 giugno, il saldo invece dovrà essere fatto a dicembre. Questa distinzione però non riguarda tutti perché non tutti i Comuni hanno deliberato le proprie regole applicative. Quindi devi controllare presso il tuo Comune sapendo che:

  • se il Comune ha deliberato entro il 23 maggio, le rate della Tasi sono due, la prima doveva essere pagata entro il 16 giugno e la seconda entro il 16 dicembre;
  • se il Comune non ha deliberato ma lo fa entro il 10 settembre, le rate sono due, la prima da pagare entro il 16 ottobre e la seconda entro il 16 dicembre;
  • se il Comune non delibera entro settembre, la Tasi è dovuta da tutti con aliquota fissa all’1 per mille e deve esser versata in un’unica soluzione emtro il 16 dicembre.


    Verifica la delibera del tuo Comune.


Come pagare

Fortunatamente diversi Comuni invieranno a casa dei contribuenti i modelli F24 già compilati e da utilizzare per il versamento dell’imposta. Ricorda che per la Tasi il codice tributo da utilizzare per il pagamento dell’abitazione principale e relative pertinenze è il 3958, mentre quello per le seconde case è il 3961. Per pagare è possibile utilizzare anche il bollettino postale che ha un unico numero di conto corrente per tutti i Comuni italiani: 1017381649.

Cosa Sapere

Le regole per il calcolo della Tasi sono praticamente identiche a quelle dell’Imu. Ricorda che:

  • il calcolo del periodo di possesso va fatto sulla base dei mesi. Il mese si conta per intero solo se il possesso si è protratto per più di 14 giorni;
  • la rata d’acconto è pari al 50% di quanto dovuto per l’intero anno (se compri la casa ad aprile, conteggi la Tasi su 9 mesi e paghi il 50% con la prima rata);
  • in caso di separazione, la Tasi è dovuta dal coniuge assegnatario della casa coniugale;
  • se il Comune ha deliberato delle detrazioni, queste vanno divise in parti uguali tra i proprietari a prescindere dalla loro percentuale di possesso;
  • sono considerate pertinenze all’abitazione principale solo gli immobili accatastati come C2, C6 o C7 nel limite di un solo immobile per classe catastale. Quindi, se hai due box, sul primo paghi la Tasi iniseme all’abitazione principale, sul secondo paghi l’Imu e l’eventuale Tasi sulle seconde case deliberata dal tuo Comune;
  • i proprietari sono coobbligati al pagamento della Tasi, quindi il Comune può decidere di chiederne il pagamento a uno solo per tutti, sarà poi chi si fa carico del pagamento a chiedere la quota agli altri;
  • anche gli inquilini devono pagare la Tasi, il Comune decide quale sia la ripartizione tra proprietario e inquilino (deve variare tra il 10% e il 30% a carico dell’inquilino), ma in questo caso se uno dei due non dovesse pagare l’altro non ne risponde. L’aliquota da utilizzare è quella che il Comune stabilisce per il proprietario dell’immobile a prescindere dall’utilizzo che ne fa l’inquilino. Se il Comune non delibera la suddivisione tra proprietario e inquilino, quest’ultimo deve pagare il 10% dell’imposta.

Dal sito di Alrtoconsumo

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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