Autore Topic: Banda larga, i big del settore portano idee al tavolo dell'Ue  (Letto 985 volte)

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La Commissaria Kroes ha raccolto le proposte per i futuri investimenti

BRUXELLES
I principali attori delle telecomunicazioni e dei servizi digitali hanno presentato ieri alla commissaria Ue all’agenda digitale Neelie Kroes una serie di proposte per lo sviluppo degli investimenti a favore della banda larga che, in linea con gli obiettivi fissati da Bruxelles, dovrà raggiungere tutti i cittadini europei entro il 2020. In particolare, tra i punti chiave sottoposti all’attenzione di Bruxelles, il principio di sussidiarietà orizzontale, ovvero l’intervento del pubblico solo quando non c’è un piano di investimento privato, e la differenziazione della gestione del traffico, in modo da soddisfare i diversi tipi di domanda.

«Ora esaminerò in dettaglio ogni principio proposto, ogni documento e ogni idea fornita da ciascun partecipante» alla tavola rotonda, ha assicurato la Kroes al termine dell’incontro, dove è riuscita a raccogliere i principali player del settore, tra cui Telecom Italia, Mediaset, Fastweb, Wind, Vodafone, Vivendi, News Corp, Ard, Bbc, Telefonica, Cisco, Google, SonyMusic e Virgin.

«Se si vuol mettere in moto il meccanismo bisogna tenere conto delle esigenze di tutti quanti, non ci sono i buoni e i cattivi», ha commentato il presidente di Telecom Italia Franco Bernabè al termine della riunione trovata «incoraggiante», sottolineando l’esigenza di dover «trovare un "business model", altrimenti senza di questo non si va avanti» verso la diffusione della banda larga e i necessari investimenti per realizzarla.

«Mentre è comprensibile che i partner commerciali cerchino di massimizzare i propri vantaggi, dobbiamo anche riconoscere che abbiamo interessi comuni, noi tutti vogliamo che che l’Europa salga sul treno della banda larga ad alta velocità», ha sottolineato la Kroes, pur ammettendo che l’esercizio svolto «non è risultato in un punto di vista consensuale sui principi presentati dai coordinatori» dell’industria. Allo stesso tempo, però, la tavola rotonda di Bruxelles «ha certamente aiutato a costruire una comprensione reciproca», ha aggiunto las commissaria.

Un punto di vista condiviso anche dal presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, che ha trovato l’iniziativa della Kroes «interessante» sebbene attorno alla tavola si siano visti «tanti interessi contrastanti». Ma si tratta di un «bello sforzo che sta facendo la commissaria e che bisogna assecondare», ha sottolineato Confalonieri.

«Un certo numero di idee interessanti sono comunque state discusse» e per questo «posso assicurare che le mie future iniziative terranno pienamente conto delle opinioni di tutti i ceo coinvolti nella tavola rotonda e di tutte le altri parti interessate, e che queste saranno precedute da ampie e ulteriori consultazioni», ha garantito la Kroes.

Anche per il presidente del board di Etno Luigi Gambardella, che rappresenta i principali investitori nei servizi e nelle reti a banda larga, le raccomandazioni presentate oggi alla commissaria Kroes da parte dei maggiori attori del settore tlc e internet sono un «passo importante verso un approccio comune e moderno nei confronti delle sfide e delle possibili soluzioni» verso uno «sviluppo sostenibile della catena del valore di Internet e la realizzazione tempestiva delle reti d’accesso di nuova generazione».

Etno sostiene infatti un approccio favorevole a un modello di Internet basato sulla differenziazione dei servizi e sull’innovazione per soddisfare la domanda dei consumatori per diversi livelli di qualità, con lo sviluppo di standard aperti e interoperabili. «L’industria ha presentato una serie di raccomandazioni concrete per un mercato aperto, migliori condizioni per gli investimenti privati e un vero level playing field», ha sottolineato Gambardella.

Per questo Etno chiede ora a Bruxelles, e alla Kroes in particolare, di tradurre queste raccomandazioni in «misure politiche appropriate» per accelerare il ritmo degli investimenti necessari, che dovrebbero essere principalmente frutto di investimenti privati, per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale sullo sviluppo della banda larga.
                                  
 


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