Anche la bolletta della luce rivela “le voci di dentro” come l’omonima commedia di Eduardo. Avete mai provato ad ascoltarle? No, lo so bene, perché sono voci criptiche. Be’, bisogna sapere che queste voci ci sfilano di tasca fior di quattrini. Ufficialmente si chiamano oneri di sistema...
Primo esempio, voce A2: è una piccola tassa che copre i costi dello smantellamento delle centrali nucleari.Esempio n.2, voce A3: è questo un balzello che serve a promuovere la produzione di elettricità dal vento, grazie a delle torri di metallo alte 70 metri dotate in cima di un paio di pale. Chissà quante volte le avete viste in tivu come proposta di energia alternativa.
Terzo esempio, voce MCT: altra tassetta per offrire una compensazione ai comuni nel cui territorio si trovano depositi di scorie radioattive.
Per carità, tutte ragioni sacrosante! Sta di fatto che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha letto, lei sì con pignoleria, la bolletta ed ha sollevato il problema. Dice che le leggi finanziarie del 2005 e del 2006 sono colpevoli dell’introduzione di alcuni oneri (in particolare l’A2 e l’MCT) che hanno gravato il costo annuale delle forniture elettriche di circa 135 milioni di euro.
La sola A2 costa all’utente un centesimo a kw. Voi direte: ma in fondo che cos’è un centesimo?! E’ quello che segue: la media di consumo per l’utente è infatti di 3000 kw all’anno, ossia quel centesimo diventa 30 euro.
Risparmiare trenta euro all’anno sulla bolletta della luce in fondo non sarebbe male. E dunque l’Authority ha suggerito al governo e al Parlamento di abrogare simili disposizioni.
Pensate che succederà qualcosa? Mah..