Autore Topic: Il Codice della strada prevede nuove regole ... [Informativa]  (Letto 1198 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Il Codice della strada prevede nuove regole ... [Informativa]
« il: Maggio 19, 2010, 18:50:25 pm »
Il Codice della strada prevede nuove regole per chi si sposta in bici, in auto e in moto. Tra caschi, paraschiena e seggiolini cosa comprare e quanto spendere per muoversi in sicurezza.

Il 6 maggio il Senato ha approvato il disegno di legge che riforma il Codice della strada (138 sì, tre no, 122 astenuti). Il provvedimento passerà ora in terza lettura alla Camera per il via libera definitivo, ma non potranno più esserci cambiamenti. Prima dell’estate dovrebbe essere legge.

Per il rilascio della patente e per il rinnovo di quelle professionali (autisti di mezzi pubblici, taxi e camion) sarà obbligatorio presentare un certificato da cui risulti il non abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, rilasciato in base ad accertamenti clinico-tossicologi. Fra esami e certificato, si spenderanno circa 100 euro. Chi la patente ce l’ha ma ha perso dei punti, potrà recuperarli solo sostenendo un esame.

Anche chi vorrà ottenere il patentino dei ciclomotori da 50 cc. dovrà superare una prova pratica di guida.

Chi ha subito il ritiro della patente potrà ottenere dal prefetto un permesso giornaliero di guida a ore, al massimo tre, per ragioni di lavoro o per motivi sociali. In Veneto l’hanno soprannominato l’«emendamento del grappino».

«Questo “samaritanismo” per la patente non produrrà frutti positivi per la sicurezza» (Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, Associazione sostenitori amici Polizia stradale).

Pesanti le sanzioni per chi modifica ciclomotori e minicar: i meccanici rischiano da 389 a 1.556 euro di multa, i proprietari da 148 a 594 euro. Sulle nostre strade circolano circa 80mila minicar e ogni anno ne vengono immatricolate circa 8.000. Rischia anche chi importa o produce sistemi e componenti per auto non omologati: oltre alla confisca, una multa da 779 a 3.119 euro. Chi circola con un ciclomotori “truccati” paga da 48 a 594 euro.

Gli autogrill che venderanno superalcolici dalle 22 alle 6 rischiano multe da 2.500 a 7mila euro, mentre per la vendita degli alcolici, vietati dalle 2 alle 7 di mattina, le sanzioni potranno arrivare ai 10.500 euro. Inoltre, bar, ristoranti e locali dove si servono alcolici dovranno dotarsi di un etilometro e metterlo a disposizione dei clienti.

Il disegno di legge che riforma il Codice della strada prevede che chi ha subito il ritiro della patente può ottenere dal prefetto un permesso giornaliero di guida a ore per ragioni di lavoro o per motivi socialiIl prezzo medio di un etilometro professionale si aggira sui 500 euro. Quello di un apparecchio tascabile sui dieci euro.

Le multe di importo superiore ai 200 euro (il limite prima era di 400) potranno essere rateizzate, ma solo per chi ha un reddito fino a 15mila euro. Non è passata la norma che prevedeva uno sconto di un terzo per le multe pagate entro dieci giorni. Il ministero dell’Economia l’ha ritenuta fonte di minori introiti. Le sanzioni saranno però notificate più in fretta. In 60 giorni, invece dei 150 precedenti. Dopo, le multe saranno nulle. Molti sperano nella lentezza della macchina burocratica per evitarne il pagamento.

«Insozzare le strade», gettando rifiuti da una macchina in corsa o in sosta, costerà da 250 a 1.000 euro. Il vecchio Codice prevedeva un minimo di 550 euro.

«La tolleranza zero non basta scriverla nelle norme: si può scrivere pure che si taglia la testa a chi supera il limite di velocità ma se poi non c’è nessuno che ferma l’automobilista per il controllo quello che c’è scritto non porta a nulla» (Marco Filippi, capogruppo Pd in commissione Lavori pubblici).

Nel primo quadrimestre di quest’anno sono stati immatricolati 116.636 motocicli oltre i 50 cc (-7, 52% rispetto allo stesso periodo del 2009) e 23.809 di cilindrata inferiore a 50 cc (+1,63%). Un mercato totale di 140.445 nuovi mezzi (-6,1% rispetto al 2009).

Chi trasporterà su un motociclo un bambino tra i 5 e i 12 anni d’età dovrà far uso di un “sedile di sicurezza, con appoggi per gli arti inferiori e superiori”, le cui caratteristiche tecniche saranno definite a breve dal ministero dei Trasporti.

Secondo la Federazione motociclistica italiana (Fmi), questi seggiolini non sarebbero una soluzione sicura. «L’intento di garantire maggiore sicurezza ai trasportati, tramite supporti destinati a trattenere in posizione il corpo del trasportato, potrebbe avere l’esito opposto. La massima facilità di separazione tra conducente/passeggero e motoveicolo, in caso di caduta, è il principale obiettivo da perseguire» (da federmoto.it).Seggiolino Givi per trasportare i bimbi in moto

Pochissime aziende, tra cui Givi e Stamatakis, producono seggiolini per bambini. Adattabili alla maggior parte degli scooter e delle moto, i piccoli sedili si fissano alla sella tramite cinghie, hanno poggiaschiena e poggiapiedi regolabili e assicurano solo bambini dai 5 agli 8 anni. Costo: 160 euro.

Nel 2009 Nolan, azienda italiana leader nella produzione di caschi, ha subito un calo del 12% rispetto al 2008.

All’ultimo è stato ritirato l’emendamento che prevedeva l’obbligo, per conducenti e passeggeri di motocicli, di indossare un abbigliamento idoneo in base al crescere della potenza del mezzo (casco integrale, guanti, giacca tecnica con protezioni, paraschiena integrale, pantaloni con protezioni).

Nel 2008 Ducati regalò un paraschiena ad ogni cliente che comprava una moto. In sette mesi ne distribuì oltre 5.000. Alla Dainese hanno incorniciato un paraschiena incrinato spedito da un cliente con un biglietto: il paraschiena è incrinato ma grazie a voi la mia schiena è intera.

I paraschiena omologati (codice EN 1621-2) forniscono una protezione contro i colpi che coinvolgono la parte centrale della schiena, dalla vita sino al collo, e in molti casi salvano la vita. Realizzati in materiale plastico rigido, si differenziano in “lumbar protector” (per il solo tratto lombare) e in “back protector” (anche per la zona dorsale). Si possono inserire direttamente in una giacca predisposta, ma i migliori sono quelli con bretelle e cinture separate. I prezzi partono dai 40-50 euro.

Il Soul Race MF Bender è il primo paraschiena omologato ripiegabile. Sta sotto la sella o nel bauletto. Disponibile in due varianti, costa 69,90 euro.

Il casco per la moto fu imposto per legge nel giugno del 1986. «Il Codice prescrive solo questo, ma è consigliabile indossare anche una giacca con le protezioni, paraschiena e calzature adeguate. Anche i guanti da moto possono rivelarsi utili in caso di scivolata per limitare l’effetto abrasivo dell’asfalto» (Roberto Locatelli, ex campione del mondo 125).

Secondo un’indagine di Altroconsumo condotta nel 2008, quattro caschi su 18 modelli dei 15 marchi presi in esame non soddisfano i test di sicurezza.

Fino al 30 giugno 2010, nell’ambito della promozione “Consegnaci il tuo passato, riparti con nuove sicurezze” di Agv, chi consegnerà un casco da motociclismo usato, di qualsiasi marca, riceverà uno sconto del 25% su un casco da motociclismo a marchio Agv oppure Mds.

A Parigi, fino all’8 agosto, la Mostra “À toute épreuve”, organizzata da Dainese. Tra le nuove tecnologie presentate il D-air, l’airbag per la sicurezza del motociclista. Senza alcun tipo di collegamento con la moto, il sistema si attiva in circa 40 millisecondi dalla caduta. Per la prima volta è stato testato in pista da Marco Simoncelli (classe 250 cc) e Simone Grotzky (classe125 cc).

«[…] La bicicletta muove l’aria, fabbrica il vento, e chiede che la testa lo avverta. Certo, ogni volta che si esce di casa si corre qualche rischio, un ciclista può essere investito ma non corre i rischi tipici di chi va a motore per il quale, in automobile, è prescritta la cintura di sicurezza e, in motocicletta, è previsto il casco. Un ciclista non si può far male cadendo più di quanto si possa far male chi andando a piedi inciampa. Il rischio quindi non è implicito nel mezzo ma nelle circostanze che spesso dipendono dall’imprudenza di automobilisti e motociclisti. Un paraschiena DaineseMa, allora, se dobbiamo imporre il casco ai ciclisti dobbiamo imporlo anche ai pedoni. E, poi, contro il raffreddore, per legge, dobbiamo imporre anche la maglietta della salute. […] Il casco per i ciclisti è come il preservativo per la testa, senza voler nulla insinuare. Annulla il piacere del vento, della felicità di sentire la dimensione dell’aria, i rumori della strada, le parole delle persone. Il casco ti sigilla e ti esclude, trasforma il mite spostamento in bicicletta in un atto onanistico come quello di chi non va in nessun luogo su una cyclette per fare ginnastica» (Vittorio Sgarbi sul Giornale, il 27 aprile scorso).

Inizialmente la proposta di riforma del Codice prevedeva il casco in bici per tutti i ciclisti. Poi si è deciso l’obbligo solo per i ragazzi fino a 14 anni. In nessun Paese europeo tra quelli dove la bicicletta, come mezzo di trasporto quotidiano, è popolare (Francia, Germania, Olanda, Regno Unito) esiste l’obbligo del casco.

Per un caschetto, spesso di importazione, si spendono dai 30 ai 50 euro. Se poi si circola in bici fuori dei centri abitati, dopo il tramonto e fino all’alba, bisognerà indossare un giubbotto o delle bretelle catarifrangenti. Altri 10/15 euro.

L’ 81% degli internauti del sito del Sole 24 ore ha apprezzato la disposizione che impone il casco in bici ai bimbi sotto i 14 anni. Le norme più gradite ai lettori, con il 91% dei consensi, sono state quelle che impongono zero alcol a neopatentati e conducenti professionali e l’inasprimento delle sanzioni per chi trucca ciclomotori e microcar.

Sono stati ritirati gli emendamenti sugli autisti delle auto blu (niente taglio dei punti, se commettevano infrazioni), sui 150 in autostrada, sul divieto di fumo per chi guida e sul test antidroga su strada (troppo poche le finanze).
« Ultima modifica: Aprile 26, 2014, 14:49:39 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 

Offline mozagga

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Re:Il Codice della strada prevede nuove regole ...
« Risposta #1 il: Maggio 20, 2010, 19:13:57 pm »
basterebbe mettere in bolla la testa mica tutta sta manfrina...altro che abbassare le tasse...
 


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