07/07/2011 - Gaffe alla conferenza stampa della presentazione della manovra
Tremonti: "Brunetta? Un cretino"
Poi si scusa e abbraccia il collega
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Il ministro Brunetta nel video pubblicato dal sito di Repubblica
ROMA
Tremonti "versus" Brunetta. Mentre il ministro della Pubblica amministrazione difende la sua parte di manovra spiegando che per il pubblico impiego non ci saranno effetti sul potere d’acquisto, Tremonti gli da del «cretino» parlando con il Ragioniere Generale dello Stato, Mario Canzio che concorda.
L’occasione dell’ennesimo incidente diplomatico tra i due è la conferenza stampa di presentazione della manovra ieri a via XX Settembre durante la quale si è riaccesa la vecchia ruggine che ha visto contrapposti più volte il titolare dell’Economia e quello della Pubblica Amministrazione. Lo scambio di battute tra Tremonti e Canzio, Tremonti e il suo capo di gabinetto Vincenzo Fortunato, Tremonti e il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi (che però replica «non lo sto neanche ascoltando»), mentre Brunetta parla, viene raccolto dai microfoni sottostanti senza i ministri se ne accorgano. E corredato dal video viene rilanciato da Repubblica.It e inizia a circolare su internet.
Così parte il tam-tam con relativi commenti. Tanto che il ministro Tremonti è costretto a riparare e alla fine del Cdm arriva una nota ironica di Brunetta, poichè è difficile che il ministro non abbia visto il video: «è venuto Giulio e mi ha abbracciato, chiedendomi scusa. Io, però, non ho ancora capito cosa sia successo. Ma si sa, non sono veloce di comprendonio». La mattinata, dopo il Cdm, trascorre serena a Montecitorio: Brunetta sta in Aula, seduto all’angolo estremo dei banchi del governo accanto a Raffaele Fitto che non lo lascia un attimo. Riceve una processione di deputati di maggioranza che vanno a salutarlo ed a manifestargli solidarietà. Sta tanto al telefono, tempestato da chiamate e da sms, e chiacchiera a lungo, probabilmente con la futura moglie, Titti. Poi però Brunetta interviene in una nota e stigmatizza l’accaduto: «I fuori onda non li considero, li considero alla stregua di intercettazioni illegali» e se la prende con Repubblica: «Forse Tremonti si riferiva a qualche direttore di giornale».
Anche il ministro dello Sviluppo Paolo Romani, presente ieri durante l’incidente interviene in difesa di Brunetta: «ha avuto la solidarietà di tutti e tutti andremo al suo matrimonio», che si svolgerà domenica prossima a Ravello dove è atteso anche Silvio Berlusconi. E anche Sacconi interviene: «L’episodio della conversazione intercettata la dice lunga sul grado di rispetto della privacy da parte di certa informazione» protestando perchè «non si può rubare un frammento di vita e pensare di farne l’espressione consolidata di un rapporto umano o professionale». C’è però anche chi ci mette "il carico" come il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto fresco anche lui di una dura polemica con Tremonti: «Io condivido totalmente le parole espresse dal ministro dell’Economia. Mi differenzio solo ed esclusivamente sul fatto che le avrei rivolte nei suoi confronti e non verso il ministro Brunetta che stava solo cercando di difendere l’indifendibile».
Si scatena l’opposizione. Tra gli altri Antonio Di Pietro (Idv) parla di «degrado morale»; Oliviero Diliberto (Pdci-Federazione Sinistra) nota come i due ministri siano impermeabili a tutto« e Aldo Di Biaglio (Fli) sottolinea che dopo gli attacchi ai precari »qualche dubbio sulla sua lucidità ci era venuto, ma l’arguto ministro dell’Economia sembrerebbe volercelo togliere«. Precari che oltretutto sembra si stiano organizzando per rovinare le nozze al ministro.