Autore Topic: Conti correnti, ancora le commissioni se si va in rosso. Ma limitate. [Consumatore]  (Letto 701 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Conti correnti, ancora le commissioni se si va in rosso. Ma limitate.
10 luglio 2012

La speranza che le commissioni sugli scoperti in conto corrente venissero eliminate definitivamente è svanita con il decreto correttivo di quello sulle liberalizzazioni che ne prevede la reintroduzione. La buona notizia è che non paghi nulla fino a 500 euro di scoperto.


A partire dal 2009, se il conto non ha un fido, la commissione di massimo scoperto se si va in rosso non può essere applicata. Le banche hanno però ignorato questa disposizione, introducendo spese di diverso genere. Al punto che qualche mese fa abbiamo organizzato class action nei confronti di Banca Intesa San Paolo.

E' entrato in vigore il primo luglio il decreto del Ministero dell'economia (la delibera Cicr) che ha fissato le regole sul rosso di conto e relative spese:

- Se esiste un fido, cioè la banca ha concesso la possibilità di andare in rosso per un certo importo, la commissione non può superare lo 0,5% a trimestre, applicato sull'importo del fido stesso;

- Se invece il correntista va in rosso anche senza avere un fido, la banca può fargli pagare solo una commissione di "istruttoria veloce". Queste regole sono entrate in vigore dal primo luglio per i nuovi conti correnti. Per i conti già aperti la banca invierà al correntista una comunicazione con l’indicazione delle nuove spese e i conti dovranno essere adeguati alle nuove regole entro il primo ottobre.

Solo nove banche non applicano nessuna spesa in caso di rosso senza fido: Barclays, Che Banca!, Creval, Fineco, Ing Direct, Intesa San Paolo, Iwbank, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit. Per capire a quali spese vai incontro in caso di scoperto, guarda la tabella qui sotto con spese applicate da parte di 17 banche italiane agli scoperti in assenza di fido. Verifica quanto paghi se vai in rosso di 500 euro per 15 giorni.



Fino a 500 euro di scoperto non paghi nulla
Il decreto esclude la commissione di istruttoria veloce per scoperti pari o inferiori ai 500 euro e che durano solo per un massimo di 7 giorni consecutivi ogni trimestre. Noi avevamo chiesto che non venisse applicata per scoperti di entità inferiore o pari ai 1.000 euro o di durata inferiore o pari ai 30 giorni.

Nessuna commissione se vai in rosso per pagare il mutuo alla banca
Tra le novità positive: la commissione di istruttoria veloce non si applica se il rosso è dovuto a un pagamento a favore della banca stessa, (come per esempio la rata per un mutuo o un prestito o le spese di chiusura conto); per gli scoperti dovuti a valuta e non a disponibilità di fondi non si applicano né tassi debitori né spese. Resta poi il fatto che la commissione di istruttoria veloce deve essere giustificata dai costi effettivamente sopportati dalla banca per valutare l’affidabilità del cliente che va in rosso a cui si concede un credito istantaneo. E dunque potrà essere applicata solo se la banca dimostra di averla fatta. I casi in cui potrà essere applicata dovranno essere comunicati ai clienti.

Dal sito di Altroconsumo
« Ultima modifica: Aprile 16, 2014, 21:03:16 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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