Autore Topic: Il virus Flame si autodistrugge  (Letto 1068 volte)

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Offline ninfea

Il virus Flame si autodistrugge
« il: Giugno 11, 2012, 14:14:38 pm »

I suoi autori lo fanno sparire per non lasciare tracce identificabili

I creatori di Flame rimuovono il malware dai computer sui quali l'installazione non è riuscita correttamente. Symantec, specializzata in sicurezza informatica, si è accorta del comando distruttivo su alcune macchine utilizzate per osservare le azioni del virus.

Le analisi sul sofisticato codice, descritto come molto più potente e invasivo di Stuxnet, hanno indicato che chi ha realizzato il suo predecessore sarebbe dietro al nuovo baco, perciò i suoi autori avrebbero fatto sparire il programma, ordinandogli il «suicidio», per evitare l'individuazione di altri indizi che possano identificarli.

Anche se secondo Alexander Gostev di Kaspersky,  esperto nel campo degli antivirus, probabilmente sarebbe necessario studiarlo per «dieci anni solo per capire come funziona». I meccanismi interni sembrano essere particolarmente complicati: Flame sarebbe il primo malware a utilizzare una tecnica crittografica nota come «prefix collision attack» per creare le false credenziali di autenticazione digitale che hanno contribuito a diffonderlo.

L' infezione coinvolge almeno cinquemila computer, soprattutto in Medio Oriente: l'Iran sarebbe il Paese più colpito, seguito da Israele, territori Palestinesi, Sudan, Siria, Libano, Arabia Saudita ed Egitto.
                                  
 


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