Autore Topic: Osteoporosi: attenzione ai bifosfonati [Consumatore]  (Letto 854 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Osteoporosi: attenzione ai bifosfonati [Consumatore]
« il: Maggio 20, 2011, 14:19:22 pm »
Osteoporosi: attenzione ai bifosfonati
20-05-2011

L’Agenzia europea dei medicinali avverte: i bifosfonati, farmaci usati per l’osteoporosi, sono efficaci, ma possono aumentare il rischio di fratture atipiche del femore.

Revisione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali
Una classe di farmaci usati contro l’osteoporosi (acido alendronico, acido clodronico, acido etidronico, acido ibandronico e acido neridronico, tutti disponibili anche come farmaci equivalenti) è stata oggetto di una revisione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema).

Attenzione per chi usa farmaci per l’osteoporosi
Benché i benefici nel trattamento e nella prevenzione delle malattie delle ossa siano per ora superiori ai rischi (sostiene l'Ema), è stato rilevato che i bifosfonati comportano anche un aumento del rischio di fratture atipiche del femore (cioè fratture di tipo particolare),che avvengono anche senza traumi o con traumi minimi.
Un’avvertenza del rischio di fratture atipiche del femore deve essere aggiunta alle informazioni del prodotto di tutti i medicinali contenenti bisfosfonati e autorizzati nell'Unione Europea.

Contattate il medico se avete problemi
• Per chi li usa, è raccomandato contattare il medico se se si ha qualsiasi dolore, debolezza o fastidio all’anca, alla coscia o all’inguine: potrebbe segnalare una possibile frattura.
• L’agenzia europea ha fornito inoltre indicazioni per i medici. “Se si sospetta una frattura atipica in una gamba - precisa l’Ema - anche l’altra deve essere esaminata. I medici che prescrivono questi farmaci per l’osteoporosi devono riesaminare periodicamente la necessità di continuare il trattamento, soprattutto dopo cinque anni o più di terapia”.
• Alle aziende, infine, l’Ema chiede “di monitorare attentamente questa problematica, e, se il loro farmaco è indicato per l’osteoporosi, di effettuare studi clinici per determinare la durata ottimale del trattamento, poiché queste rare fratture sono in particolar modo associate all’uso a lungo termine”.

Dal sito di Altroconsumo
« Ultima modifica: Aprile 24, 2014, 21:24:24 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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