Giornata Mondiale per la tutela della specie, l'organizzazione chiede di porre fine al bracconaggio e al traffico di corni
In occasione della Seconda Giornata Mondiale del Rinoceronte, il Wwf si è esposto ancora più duramente contro il bracconaggio e il traffico di corni, richiesti soprattutto per la medicina tradizionale in diversi Paesi dell'Asia, chiedendo pene più severe e il carcere per i bracconieri.
Il Wwf , per corroborare tale posizione, ha ricordato e posto come esempio di buona pratica la posizione del Sud Africa: «I funzionari del Sud Africa hanno risposto alla recente recrudescenza del bracconaggio aumentando la protezione per i rinoceronti, conducendo azioni penali più rigorose, e imponendo pene più severe ai criminali della fauna selvatica - ha affermato Massimiliano Rocco, Responsabile del Wwf Italia per l'Ufficio Traffic, programma per il controllo del commercio della fauna selvatica -. A questa azione dei Paesi sudafricani deve corrispondere un impegno altrettanto forte da parte dei Paesi asiatici, dove la domanda dei consumatori di corno di rinoceronte incita i bracconieri».
Nel corso del 2011 il Sud Africa ha perso almeno 287 rinoceronti, di cui 16 neri- in pericolo di estinzione- ma ha continuato la lotta per la salvezza della specie arrivando a oltre 265 arresti, con condanne fino ai 12 anni di carcere.
Per fine mese, inoltre, il Sud Africa ospiterà un evento a cui parteciperanno le delegazioni governative dei Paesi asiatici quali Vietnam e Cina, per discutere i metodi di cooperazione internazionale per creare un asse Africa-Asia contro il bracconaggio