Autore Topic: Dati Istat: in Italia cresce l’uso tecnologie  (Letto 842 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Dati Istat: in Italia cresce l’uso tecnologie
« il: Dicembre 24, 2010, 18:14:21 pm »
Dati Istat: in Italia cresce l’uso tecnologie
Ma famiglie indietro su Internet e banda larga

E' cresciuto in Italia l'uso delle tecnologie nel 2010 ma le famiglie italiane sono ancora indietro rispetto all'Europa per quanto riguarda la penetrazione di Internet e della banda larga. E' questa l'indicazione che emerge dall'indagine realizzata dall'Istat sulle tecnologie e il loro utilizzo da parte degli italiani.

"Rispetto al 2009 - dice l'Istat - cresce la quota di famiglie che possiede il personal computer (dal 54,3% al 57,6%), l'accesso ad Internet (dal 47,3% al 52,4%) e che dispone di una connessione a banda larga (dal 34,5% al 43,4%).

Malgrado i progressi, tuttavia, l'Italia continua a rimanere indietro rispetto a molti dei paesi dell'Unione europea sia rispetto al possesso di Internet sia alla qualità della connessione.

"Il nostro Paese - si legge nel documento - si colloca al ventesimo posto sia per quanto riguarda il possesso di Internet da casa (con un tasso di penetrazione tra le famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni del 59% rispetto alla media europea del 70%) sia per l'accesso mediante banda larga (con un tasso di penetrazione del 49% rispetto alla media europea del 61%)".

Le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche: l'81,8%, dice l'Istat, possiede il personal computer, il 74,7% l'accesso ad Internet e il 63% possiede una connessione a banda larga. All'estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani di 65 anni e più che continuano ad essere escluse dal possesso di beni tecnologici.

Tra il 2009 e il 2010 è rimasto stabile il divario tecnologico tra il Nord e il Sud del Paese, mentre si riducono le differenze sociali per quasi tutti i beni tecnologici considerati. Ad esempio, la quota di famiglie con capofamiglia dirigente, imprenditore o libero professionista che possiedono l'accesso ad Internet passa dal 78,6% all'84,2% (+7,1%) mentre tra quelle con capofamiglia operaio passa dal 49,4% al 59,4% (+20,2%). Tra i motivi per cui le famiglie non possiedono accesso ad Internet al primo posto si colloca la mancanza di capacità (40,8%). Il 23,2% delle famiglie considera Internet inutile e non interessante, il 13,2% non ha accesso ad Internet da casa perché accede da un altro luogo, il 10,2% perché considera costosi gli strumenti necessari per connettersi e l'8,2% perché ritiene alto il costo del collegamento. Le attività di socializzazione tendono ad avere, secondo l'Istat, un ruolo importante nell'utilizzo di Internet: il 45% degli utenti di Internet utilizza siti di social networking (Facebook, Twitter, Myspace, ecc.), il 36,7% inserisce messaggi in chat, blog, newsgroup o forum di discussione online e il 26,8% utilizza i servizi di instant messaging.

Cresce anche l'uso della tecnologie per i rapporti con la pubblica amministrazione: quasi il 38% degli utenti di Internet, infatti, usa il web per ottenere informazioni, il 27,5% per scaricare moduli da siti della PA e il 13,4% per spedire moduli compilati.

Si diffondo con maggiore evidenza anche l'uso del computer per effettuare acquisti: il 26,4% degli individui di 14 anni e più che hanno usato Internet nei 12 mesi precedenti l'intervista ha ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato nello stesso arco temporale (pari a 6 milioni 685 mila persone).

A questa quota si aggiunge un 8,9% di utilizzatori di Internet che hanno ordinato e/o comprato merci e/o servizi più di un anno prima dell'intervista (2 milioni 261 mila).

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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