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SIAE: Bollini non più obbligatori

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evil.jeff:
    http://www.cortedicassazione.it/Notizie/Gi...plici.asp?ID=4#

http://www.cortedicassazione.it/Notizie/Gi...heda.asp?ID=563

Articoli
http://www.01net.it/01NET/HP/0,1254,0_ART_...html?lw=10000;7
http://www.vnunet.it/it/vnunet/news/2008/0...il_bollino_siae
http://www.theinquirer.it/2008/04/15/la_ca...llino_siae.html 


La notizia più bella che potesse arrivare alle mie orecchie....


Solo che loro subito si parano il fondo schiena:

da così:
    http://www.siae.it/EdicolaCS.asp?view=4&op...DComunicato=299 
L'abusiva riproduzione è sempre reato e il bollino SIAE è sempre una garanzia antipirateria

La Corte di Cassazione con tre sentenze ha stabilito che non costituisce reato la semplice assenza del contrassegno Siae sui supporti contenenti opere dell’ingegno. Per altro la stessa Corte ribadisce, in modo rilevante, che “era ed e’ vietata qualsiasi attività che comporti l’abusiva diffusione, riproduzione o contraffazione delle opere dell’ingegno” in violazione del diritto d’autore. Tali attività restano passibili di sanzioni penali. Per ciò che concerne il contrassegno, la stessa Corte ha applicato, nella sua massima estensione, il principio proposto dalla Corte di Giustizia Europea , secondo cui il bollino Siae è qualificabile come regola tecnica. Questa regola, non essendo stata comunicata in via amministrativa dallo Stato Italiano all’Unione Europea, non è rilevante penalmente nei confronti dei privati, che non appongono il contrassegno sui supporti. La Corte di Cassazione, però, precisa come già detto, che se non costituisce reato la mancata apposizione del contrassegno, continua ad essere reato l’abusiva riproduzione, utilizzazione, commercializzazione di supporti pirata. Di supporti, cioè, che riproducano opere dell’ingegno senza l’autorizzazione dei legittimi titolari dei diritti: autori, produttori, artisti-interpreti, ecc. ecc.. La Suprema Corte afferma che l’assenza del contrassegno continua a mantenere una sostanziale “valenza indiziaria della illecita riproduzione” e a segnalare in pratica, abusi in materia di proprietà intellettuale. Ma per stabilire l’esistenza di reati di pirateria, oltre al bollino, servono ulteriori elementi di accertamento. La presenza del contrassegno è, dunque, una garanzia utile ed efficace per eliminare ogni dubbio sulla legittimità dei prodotti, rimanendo in pratica la prova determinante che è stata chiesta alla SIAE la licenza per la riproduzione meccanica delle opere tutelate. Il bollino Siae nasce proprio come strumento d’immediata utilità, sia per i consumatori, sia per le Forze dell’Ordine: serve, infatti, a riconoscere facilmente i prodotti legittimi da quelli pirata e ad arginare il diffuso fenomeno della contraffazione di opere tutelate dal diritto d’autore. Un fenomeno che, purtroppo, ha recato e reca danni ingentissimi agli autori, agli editori e all’ intera filiera dell’ industria culturale e che ha visto l’Italia più volte collocata nella “lista nera” dei Paesi a più alto tasso di pirateria per i supporti fisici (CD, DVD) contenenti opere dell’ingegno.

Ufficio Stampa SIAE tel.06 59902696/2037



a così:
    http://www.siae.it/EdicolaCS.asp?view=4&op...DComunicato=300 
Bollino SIAE:parte la notifica

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di concerto con la Presidenza del Consiglio, ha trasmesso all’Ispettorato tecnico dell’Industria del Ministero dello Sviluppo Economico la normativa concernente il contrassegno SIAE. Il Ministero dello Sviluppo Economico, competente in materia di notifica di regole tecniche, sta provvedendo in queste ore alla notifica alla Commissione Europea. Si chiarisce così una vicenda che ha portato a sentenze che avevano depenalizzato chi, di fatto, non apponeva il bollino sui supporti contenenti opere tutelate. Le sentenze erano frutto della mancata notifica all’Unione Europea da parte dello Stato italiano della normativa sul contrassegno SIAE considerato “regola tecnica” dalla Corte di Giustizia Europea.

Ufficio Stampa SIAE tel.06 59902696







Peccato per loro che:

Questa regola, come sanno i lettori di Punto Informatico non fu comunicata in via amministrativa dall'Italia all'Unione Europea, il che l'ha resa irrilevante penalmente. La Cassazione però - sottolinea SIAE - "precisa come già detto, che se non costituisce reato la mancata apposizione del contrassegno, continua ad essere reato l'abusiva riproduzione, utilizzazione, commercializzazione di supporti pirata. Di supporti, cioè, che riproducano opere dell'ingegno senza l'autorizzazione dei legittimi titolari dei diritti: autori, produttori, artisti-interpreti, ecc. ecc."
Nessuno sconto sulla pirateria dunque, ed anzi la Corte - evidenzia SIAE - "afferma che l'assenza del contrassegno continua a mantenere una sostanziale valenza indiziaria della illecita riproduzione e a segnalare in pratica, abusi in materia di proprietà intellettuale. Ma per stabilire l'esistenza di reati di pirateria, oltre al bollino, servono ulteriori elementi di accertamento. La presenza del contrassegno è, dunque, una garanzia utile ed efficace per eliminare ogni dubbio sulla legittimità dei prodotti, rimanendo in pratica la prova determinante che è stata chiesta alla SIAE la licenza per la riproduzione meccanica delle opere tutelate".


In altre parole per esempio noi Kadavar possiamo vendere il nostro demo liberamente e anche i negozi possono perchè anche se non hanno bollino quelli della SIAE non possono dimostrare che sono bootleggati. Non so come farebbero visto che non hanno un database.
Diciamo che se hanno il bollino non possono dire nulla, se non ce l'hanno possono fare indagini per capire se sono pirata o no. Cmq adesso la burocrazia incomprensibile di me~da che hanno messo su si rivolge contro di loro...



GODO DAVVERO TANTO...dal momento che suono in una band senza etichetta e tantomeno iscritta alla SIAE...

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