Valida l’istanza di concordato spedita entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso


È valida e tempestiva l’istanza di accertamento con adesione spedita dal contribuente entro il 60° giorno dalla notifica del provvedimento, anche se pervenuta all’ufficio oltre detto termine. E non solo. Conserva la sua validità anche se spedita via posta con raccomandata in busta chiusa (senza ricevuta di ritorno), perché, non trattandosi di un ricorso giurisdizionale, non richiede la spedizione in plico aperto, senza busta. Così la Cassazione conferma l’illegittimità, già dichiarata da entrambi i giudici di merito, del diniego opposto dall’Agenzia all’istanza del contribuente che veniva spedita il 58° giorno dalla notifica dell’avviso e perveniva all’Ufficio oltre il 60° giorno.

D’altronde, come chiarito dagli Ermellini, è la stessa Circolare n. 28/2002 dell’Agenzia a considerare, ai fini della tempestività, la data di spedizione. Ciò che, invece, della medesima circolare, non viene condiviso dalla Corte è che la validità debba essere condizionata ai requisiti prescritti dall’art. 20, D.Lgs. n. 546/92 per la spedizione. Tale prescrizione, vale solo per la proposizione del ricorso e non per l’istanza in questione.

In tal modo, la Corte respinge la tesi difensiva dell’Agenzia, fondata sulla circolare che esprime un parere dell’Amministrazione “non vincolante per il contribuente, oltre che per gli uffici, per la stessa autorità che l’ha emanata e per il Giudice”. E tale parere “non può essere condiviso” dagli Ermellini che, con la sentenza del 30 luglio scorso, n.17314, rigettano il ricorso dell’Agenzia avverso la decisione d’Appello.



Fonte: Fiscopiù - Giuffrè per i Commercialisti - http://fiscopiu.it/news/valida-l-istanza-di-concordato-spedita-entro-60-giorni-dalla-notifica-dell-avviso