Dopo lo scandalo sanitario e i 28 giorni di carcere a Sulmona, per Ottaviano Del Turco, presidente della Regione Abruzzo, si sono aperte le porte della prigione e fra poco anche quelle della cassa regionale. Se infatti il giudice per le indagini preliminari Maria Michela Di Fine ha concesso i domiciliari a Del Turco (che dopo la sospensione dal suo partito, il PD, si è dimesso, sì, dalla carica di governatore, ma non anche da quella di consigliere), d'altra parte quando diventerà ufficiale la decadenza dell'attuale consiglio regionale, tutti, coinvolti nell'inchiesta e non, percepiranno la buonuscita prevista dal regolamento. Si tratta di circa 24mila euro, ai quali andrà a sommarsi anche un vitalizio mensile che dovrebbe aggirarsi fra i 3 e i 6mila euro.
Sommando tutti gli indennizzi e le buonuscita si raggiunge più o meno la cifra di un miliardo delle vecchie lire: un non poco oneroso impegno per il già disastrato bilancio regionale sul quale pesa, fra le altre voci, proprio quel buco causato dai debiti accumulati nella sanità. Non si potrebbe evitare di pagare almeno chi è coinvolto nello scandalo di "sanitopoli"?