Autore Topic: "Internet è un bene comune" Nasce un movimento per la Rete  (Letto 405 volte)

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Offline ninfea

"Internet è un bene comune" Nasce un movimento per la Rete
« il: Aprile 10, 2012, 21:31:58 pm »

Firmato a Firenze un manifesto per sensibilizzare cittadini e amministratori sull'importanza della rete nella vita quotidiana.
"E' di tutti, come l'acqua"

Nasce a Firenze "Internet bene comune", un movimento sorto da un'idea di Fondazione sistema Toscana che ha l'obiettivo di sensibilizzare cittadini, imprese, istituzioni, sull'importanza della rete nella vita quotidiana. L'iniziativa vuole replicare per Internet quello che è stato fatto dal movimento "Acqua bene comune", cioè che ogni regione, comune e provincia possa approvare una mozione dove si riconosce idealmente il diritto ad Internet, visto appunto come bene di tutti. Tra i primi ad aderire il presidente della regione Toscana Enrico Rossi: "Credo che la rete sia un'invenzione straordinaria, rivoluzionaria, portatrice di benefici immensi nella nostra quotidianità. L'evoluzione di Internet - sottolinea - consente di promuovere la partecipazione e il dibattito politico, di esercitare in modo ampio la libertà di espressione, di sviluppare attività commerciali, nonché di acquisire competenze e diffondere la conoscenza. Internet è a tutti gli effetti sinonimo di sviluppo economico e lavoro, di sostenibilità e trasparenza".

"La regione - aggiunge il presidente Rossi dal suo nuovo blog, attivo da oggi, http://ilsignorrossi.it/ - si muovera' su due fronti. Dal punto di vista degli investimenti, da quest'anno fino al 2020 destineremo risorse per 60 milioni di euro per la banda larga a 30 megabit. Come secondo punto, proporrò di inserire (in occasione della prossima revisione) il concetto di "Internet bene comune" nello Statuto della Regione. Due percorsi che porteranno la Toscana ad intraprendere un cammino importante sia dal punto di vista delle infrastrutture che da quello culturale. La tecnologia deve essere una priorita' su cui investire, perché i prossimi due-tre anni saranno decisivi e la Regione Toscana ci sarà da protagonista".

(fonte: www.redattoresociale.it)
                                  
 


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