Autore Topic: Discorso sullo stato di Ubuntu...  (Letto 965 volte)

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Offline sly3000

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Discorso sullo stato di Ubuntu...
« il: Luglio 07, 2010, 08:39:10 am »
 

Offline ridethesnake

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Re:Discorso sullo stato di Ubuntu...
« Risposta #1 il: Luglio 07, 2010, 12:52:44 pm »
L'articolo è senz'altro scritto bene. Insomma, tutto sommato, non annoia (soprattutto se letto 'a spezzare' la stesura di una relazione tecnica e si ascolta in sottofondo Blues fo Salvador come nel mio caso).

Nel nostro ambito utilizziamo piattaforme diverse: le gloriose 'lavatrici' SPARC con Sun Solaris a 16 colori integrate con varie e più 'userfriendly' infrastrutture windows/mac ciascuna delle quali svolge una specifica funzione in un preciso ambito.

Il punto, secondo me, nell'ottica, come dice l'articolo, 'professionale' è scegliere le singole soluzioni in termini economici e di gestione più consone (talvolta più accomodanti). Questo fa usare uno strumento piuttosto che un altro indipendentemente dal nostro punto di vista personale, ma tenendo conto di tutta una serie di problematiche che è meglio prevenire che curare.

Nelle nostre case adesso, con Photoshop, i fotografi bravi sono molti di più che in passato, ed anche gli 'smanettoni' grazie alla 'comunità' che ha diffuso come fare l'hack del Symbian, ma se mi basta una knoppix per andare su internet e leggere il Guiodic Blog risparmiando tempo e fatica lo faccio (piuttusto che installare ubuntu).

Viviamo (e lo sarà sempre di più) in un'epoca dove 'per forza' si deve fare dialogare tutto con tutti: secondo me è sbagliato proprio provare a standardizzare Linux, le varie peculiarità di ogni distribuzione sono la vera chiave di come all'interno di una condivisione di idee, ci siano metodi personali per sviluppare soluzioni diverse.

Credo che il timore di molte aziende sia questo: se sviluppo un software per windows, una parte lo userà craccatto, ma altri lo compreranno. E se sviluppo sotto linux (dove l'utente è abituato a non pagare) quanto ricaverò dalla vendita del medesimo software? Ovvero l'utente sarà disposto a sborsare i soldi che io chiedo?

Concordo ovviamente con i due imperativi finali: se poi tutti si usasse Linux si sarebbe comunque alla ricerca di un OS alternativo per spezzare la monotonia, e più ce ne sono, free o a pagamento, meglio è. Alla fine questo è l'oligopolio dell'IT: poter scegliere più o meno democraticamente premiando di volta in volta gli sforzi dell'uno e dell'altro. Parimenti.

 :pollicione:
« Ultima modifica: Luglio 07, 2010, 12:55:14 pm da ridethesnake »
Se do da mangiare ad un povero, mi dicono che sono un santo, ma se chiedo perchè quel povero è povero, mi dicono che sono un comunista!



Se non avete niente di meglio da fare andate a farlo da un'altra parte.
 


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