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Offline ambarambacicicoco

Anonymus italiani: arresti all'alba Polizia Postale
« il: Luglio 07, 2011, 14:34:08 pm »
Anonymus italiani: arresti all'alba Polizia Postale

    Gli anonymus, almeno una trentina, sono stati individuati e arrestati nel corso di una operazione dalla Polizia Postale italiana avvenuta oggi all'alba.

    Sono pirati informatici specializzati, operano in tutto il mondo e colpiscono i siti più importanti di aziende e istituzionali: sono coloro che fanno parte del gruppo Anonymous, da oggi, però, non più tanto anonimi almeno per quanto riguarda la sezione italiana.

    Questa mattina all’alba, infatti, la Polizia informatica ha chiuso le indagini sugli attacchi del gruppo di hacker degli ultimi mesi avvenuti in Italia. Il promotore del gruppo sarebbe un italiano di 26 anni che vive in Canton Ticino e il cui cognome, Frey, era anche il nickname usato nelle incursioni informatiche.
    Colpito il gruppo di hacker Anonymous

    La PolCom è entrata nella sua abitazione per perquisire le macchine da cui sono stati gestiti gli attacchi. L’operazione, denominata ‘Secure Italy’, ha coinvolto altri 36 indagati, tra cui anche dei minorenni. Da gennaio fino a poche ore fa gli attacchi del ramo italiano di Anonymous hanno colpito sia i siti di aziende come ENI, Finmeccanica, Poste e Unicredit, sia quelli istituzionali come Senato, Camera dei Deputati, Palazzo Chigi e AgCom, tutti obiettivi scelti in seguito a fatti di cronaca o decisioni relative alla Rete.

    La scelta dei target avverrebbe con una votazione che interessa anche il network internazionale di Anonymous. Tra gli attacchi più riusciti ci sarebbero quelli ai danni dell'ENI. E non solo: nel mirino degli hacker di Anonymous ci sarebbe anche la Apple, colpita solo in modo simbolico ieri. Il gruppo ha rivendicato un attacco al sito abs.apple.com, che la società di Cupertino utilizza per i sondaggi on line e, in effetti, cliccando la URL appare la scritta ‘server temporarily offline’.

    Il lavoro degli anonymous avveniva per step: prima pubblicavano appelli sui social network per raccogliere l'adesione degli utenti su Internet, poi inviavano pacchetti di dati (attacchi Ddos) per cui l'accesso diventava impossibile per chiunque e, infine comunicando in diretta lo svolgimento delle operazioni attraverso messaggi su Twitter.

    Il gruppo Anonymus ha sempre dichiarato di scegliere i suoi obiettivi per motivi economici e politici, per sensibilizzare l'opinione pubblica su determinati temi o situazioni senza mai sottrarre dati personali o arreccare danni permanenti alle strutture informatiche. Le indagini permetteranno di stabilire, almeno nei casi italiani, anche questo ultimo delicatissimo punto.
 

fonte Webmasterpoint

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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