Autore Topic: Gli USA vogliono “censurare tutta Internet”, allarme in Rete  (Letto 836 volte)

Descrizione:

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline iNnOmInAbIle-mUGuu

  • Heaven
  • *
  • Post: 266
  • Karma: +2/-0
  • Fedele al caro muletto
    • E-mail
Gli USA vogliono “censurare tutta Internet”, allarme in Rete

 

Innumerevoli commenti su Facebook stanno diffondendo un allarme secondo il quale “in queste ore il Congresso americano sta discutendo una legge che gli conferirebbe il potere di censurare internet in tutto il mondo”. Una volta tanto l'appello diffuso dal passaparola ha un fondo importante di verità, anche se prima di aderire alle petizioni è meglio fare un po' d'attenzione.

 

In questi giorni il governo degli Stati Uniti sta effettivamente discutendo non una ma due leggi che potrebbero avere effetti molto importanti su Internet in tutto il mondo. Una è SOPA e del Protect IP Act . Entrambi i provvedimenti hanno lo scopo di contenere la pirateria audiovisiva e la vendita di prodotti farmaceutici contraffatti, ma se venissero approvati nella loro forma attuale darebbero alle autorità statunitensi il potere di ordinare ai fornitori di servizi Internet nazionali di far scomparire dai motori di ricerca e rendere inaccessibile qualunque sito ritenuto colpevole di ospitare contenuti che violano il diritto d'autore.

 

Per ragioni tecniche, questi effetti si estenderebbero anche al di fuori degli Stati Uniti, per esempio sui tanti che usano OpenDNS (un servizio DNS statunitense molto popolare), e potrebbero influire sull'accessibilità di qualunque sito .net, .com o .org, la cui registrazione è gestita da società statunitensi, che quindi si potrebbero trovare obbligate a prenderne il controllo se un titolare di diritti d'autore facesse una semplice segnalazione di presunta violazione.

 

Contro queste proposte sono scesi in campo i più grandi nomi di Internet. Eric Schmidt, presidente di Google, le ha definite “draconiane” e ha che queste leggi “richiederebbero di rimuovere degli URL dal web, cosa che si chiama anche 'censura'”. Google stessa, insieme ad AOL, eBay, Facebook, LinkedIn, Mozilla, Twitter, Yahoo! e Zynga hanno firmato una LETTERA APERTA ; anche l'Unione Europea ha pubblicato una risoluzione che sottolinea “la necessità di proteggere l'integrità della rete Internet globale e la libertà di comunicazione evitando misure unilaterali per annullare indirizzi IP o nomi di dominio”.

 

Il rischio di censura paventato dall'appello, insomma, è credibile e concreto. Ma questo non significa che sia utile o prudente aderire alle raccolte di “firme” o alle petizioni che circolano attualmente su Internet in proposito: una “firma” raccolta in questo modo non ha alcun valore legale e c'è il rischio che i dati personali vengano utilizzati in modi illeciti.

 

Fonti aggiuntive: Techdirt, Electronic Frontier Foundation, Punto Informatico, ZDNet, InformationWeek, The Register, Michael Geist, Google Public Policy Blog.
innominabile
Cosi della gentaglia mi chiama.MA certi/e mi rimpiangono e dal loro rimpianto mi chiamano iNnOmInAbIle.vErGoGnAtEvI!!
Essere Falsi é La Nuova Tendenza...E Sembra Che Molti Siano Alla Moda.
 


Cliccate il BANNER sopra, sarete di grande Aiuto. GRAZIE !