Imu, niente saldo sulla prima casa. Ma occhio alle sorprese di gennaio
28 novembre 2013
Il Governo ha eliminato anche la seconda rata dell’Imu sull’abitazione principale, ma ha scaricato sui cittadini il pagamento delle maggiori aliquote deliberate dai Comuni. In pratica se vivi in un Comune che per il 2013 ha aumentato l’aliquota sull’abitazione principale rispetto al 2012, dovrai pagare la differenza entro il 16 gennaio.
La beffa dell'abitazione principale
È ufficiale, la prima casa non paga l’Imu per il 2013. Ma attenzione, se il Comune in cui vivi ha aumentato l’aliquota sulle abitazioni principali rispetto all’anno scorso, dovrai pagare questa differenza a gennaio.
In pratica la prima cosa da fare è controllare sul sito del Comune se ci sono state variazioni, ma ricorda che i Comuni possono deliberare le modifiche entro il 30 novembre e pubblicarle entro il 9 dicembre. Quindi se dopo questa data il tuo Comune non provvede a modificare l’aliquota rispetto al 2012, non ti devi preoccupare, non dovrai pagare alcuna differenza.
Ma se risiedi in uno dei Comuni che hanno deliberato l’aumento (tra i quali numerosi capoluoghi e diversi Comuni medio piccoli), entro il 16 gennaio dovrai pagare la differenza tra il 50% dell’Imu versata nel 2012 e il 50% dell’IMU calcolata con le aliquote 2013. Al momento in cui scriviamo non esiste ancora il decreto, quindi non siamo in grado di darvi informazioni più precise. Ma il rischio è che, se vivi ad esempio a Milano in una casa con rendita catastale di 500 euro e non hai figli, la differenza da versare potrebbe essere di un’ottantina di euro. Ti terremo aggiornato.
Seconda rata entro il 16 dicembre per le seconde case
La prima certezza è che i possessori di seconde case debbano pagare la seconda rata dell’Imu entro il 16 dicembre. Allo stesso modo, le case accatastate come A1 (abitazioni signorili) A8 (ville) e A9 (castelli), anche se utilizzate come prime case, pagheranno l’Imu a dicembre. Quindi ricordati di controllare quale classe catastale è stata assegnata al tuo immobile, verificala sul rogito d’aquisto o su una visura catastale aggiornata.
Lo Stato ha concesso maggior libertà ai Comuni nell’equiparare gli immobili all’abitazione principale. Perciò, prima di pagare, controlla presso il tuo Comune quali situazioni vengono equiparate all’abitazione principale e quindi potrebbero non dover versare alcuna imposta. Un caso tipico è quello delle case di anziani ricoverati presso una casa di cura o quelle concesse in uso gratuito ai figli. Ricorda che i comuni hanno tempo fino alla fine di novembre per deliberare le aliquote valide per il 2013 quindi, in questo caso, non è opportuno versare troppo in anticipo rispetto alla scadenza. Ricorda che se hai comprato o venduto in corso d’anno sei comunque tenuto a effettuare il conguaglio a dicembre, controlla la tua situazione aiutandoti con i nostri consigli.
Dsl sito di Altroconsumo
