Autore Topic: In casa cuccioli e hi-tech fanno a botte  (Letto 939 volte)

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MaxPayne

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In casa cuccioli e hi-tech fanno a botte
« il: Ottobre 21, 2008, 12:55:53 pm »
In casa cuccioli e hi-tech fanno a botte

Cz - News

martedì 21 ottobre 2008






Roma - Che animali e tecnologia non siano sempre andati d'accordo è cosa nota. A sottolinearlo è anche uno studio condotto da una compagnia britannica specializzata in polizzeassicurative per proteggere gli animali di casa. I nuovi gadget e le nuove tecnologie nuocciono ai cuccioli, avverte Petplan, sono troppo spesso vittime di incidenti tra cavi e dispositivi collegati ad una presa. Secondo l'ente assicurativo i proprietari dovrebbero dimostrare più consapevolezza e attenzione verso i propri animali.

amici per il peloStando all'agenzia britannica che tutela più di 3mila cuccioli, i dispositivi più pericolosi in assoluto sarebbero iPod e PlayStation. Le loro vittime preferite? Cani, gatti, conigli e porcellini d'India: i troppi cavi sarebbero delle vere e proprie trappole per i cuccioli, che finiscono per tirarsi addosso tutto ciò che ai cavi è collegato. È successo a Pugsley, un Jack Russel che, come raccontato dalla sua padroncina a The Observer, "diventa ipereccitato quando vede un altro cane in TV e ci si fionda". Risultato? Saltando sulla TV l'intrepido cucciolo finisce per aggrovigliarsi nei cavi della PlayStation tirandosi addosso tutta la console, facendosi male più di una volta. Certo, un po' di buonsenso in più non guasterebbe, così come sarebbe utile l'adozione di una manciata di dispositivi wireless. Ma non solo: oltre agli incidenti dovuti ai feticci tecnologici sparsi in giro per casa, l'ente assicurativo pone l'accento ancora una volta sui pericoli più comuni delle abitazioni umane, citando l'esempio di un gatto che ha imparato a proprie spese quanto sia poco divertente sniffare una candela accesa o di un cane che ingoiando un paio di mutande da pochi soldi ha costretto il proprietario ad una spesa di circa 1200 sterline per riaverle indietro.

Ma la realtà è che la tecnologia in molti casi rimpiazza del tutto gli adorati cuccioli: accade così che un aspirapolvere veda proiettate su di sé attenzioni e cure un tempo riservate a qualche microchihuahua o a qualche grasso micione. È il caso del Roomba, robot ciucciapolvere di iRobot, divenuto un vero e proprio caso poiché decisamente antipatico agli animali di casa. Basta accendere il prodigioso robot per vedere impazzire cani, gatti e via dicendo. Basta fare un giro su YouTube per vedere che i conflittuali rapporti tra il Roomba e i cani di casa hanno dato vita ad un vero e proprio sottogenere di categoria video: così come si celebra la nascita di un neonato, si filma e si condivide il terrore del proprio cane nei confronti del chiassoso intruso.
Un giochino che spesso si tramuta in tragedia: è successo a Keith Hearn, proprietario di Argos, un cane e di un Roomba. Al primo contatto tra i due è stata guerra: l'animale si è avventato contro il robot costringendo il padrone ad intervenire. Per far digerire ad Argos il robotico aspirapolvere Hearn ha finto di sgridare il Roomba, perché così non si fa. Preoccupato della difficile convivenza tra i due cuccioli, Hearn si sarebbe rivolto ad un forum online che documenta decine di scontri, confrontandosi con altri utenti, chiedendo consigli sul da farsi. Stando a quanto raccontato in seguito, quella di castigare il Roomba davanti al cane sarebbe una pratica il cui buon fine è assicurato: il cane si tranquillizza poiché si sente protetto dal proprietario contro l'intruso. La faccenda non sorprende iRobot: "Capita spesso che il Roomba venga attaccato dagli animali. Tutti loro hanno la propria personalità, quindi è normale che reagiscano in modo diverso alla presenza del robot" dichiara Nancy Dussault Smith, portavoce della compagnia. "I Roomba sono testati con gli animali, per garantire le misure di sicurezza che spengono il dispositivo quando qualcosa o qualcuno lo capovolge o ci si siede sopra" ha aggiunto. Certo, la tentazione di filmare il proprio cane che impazzisce davanti all'aspirapolvere rimane, ma obbiettivamente tale pratica risulta molto crudele, soprattutto secondo la People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) che per mezzo di Daphna Nachminovitch dichiara: "Introdurre i robot in una casa abitata anche da animali dovrebbe richiedere la massima prudenza, poiché non c'è modo di far capire loro che non si tratta di una minaccia".
 


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