PECHINO - Le controanalisi hanno confermato la positività di Andrea Baldini agli europei di scherma di Kiev. Il fiorettista italiano però non si arrende ed ha chiesto ed ottenuto il test del Dna. Alle controanalisi che hanno confermato la positività di Andrea Baldini al 'furosemide', un diuretico, ha assistito il medico federale Federico Moreli. Il controllo è avvenuto al Dipartimento di Controllo Antidoping del General Faculty Hospital di Praga. La Fis, in una nota affidata ora al sito, "prende atto con rammarico del risultato e ribadisce il proprio stupore per questa vicenda che coinvolge un atleta che si è sempre distinto per sportività e correttezza".
La federscherma, aderendo alla richiesta di Baldini di far eseguire l' esame del Dna sui campioni di urine esaminati, ha chiesto attraverso il dottor Morelli ed ottenuto dall'Istituto di Praga la loro conservazione e "si sta inoltre attivando per richiedere il fascicolo tecnico dell'esame". "Il grande scalpore suscitato dalla vicenda - si legge nella nota - viene vissuto con sofferenza da tutto il mondo schermistico italiano e, in particolare, dagli atleti, dai tecnici e dai dirigenti presenti a Pechino, i quali proseguono il proprio lavoro all'insegna della massima professionalità e di un impegno assoluto". Domani è previsto l'arrivo a Pechino di Andrea Cassarà, subentrato automaticamente a Baldini in virtù della sua posizione nella classifica internazionale.