Autore Topic: Hotel a zero stelle...  (Letto 582 volte)

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Offline garfield

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Hotel a zero stelle...
« il: Gennaio 23, 2009, 12:57:12 pm »
Non ha confort né servizi, in generale non ha nulla che possa definirsi minimamente accogliente pur nascendo come hotel. Si trova a Sevelen, vicino a Zurigo, nel cantone svizzero di San Gallo. È la prima struttura che può vantare, ma sul termine ci sarebbe da discutere, una targa a zero stelle e ovviamente un prezzo davvero concorrenziale: una decina di euro al massimo per dormire e niente colazione. Per tutto il resto, va da sè bisogna accontentarsi. Niente finestre, niente camere, i letti (recuperati da un albergo espropriato) sono in grandi stanzoni e i bagni in comune. L'arredamento è minimal: l'unico vezzo è una fontana ricavata dai bagni comuni mentre la tecnologia si riduce a una webcam che proietta le immagini dall'esterno su un grande schermo.
Inquietante quanto il Bates o l'Overlook il Null Stern Hotel è stato ricavato in un bunker nucleare. Il sindaco Roman Zogg ha spiegato che da quando è stato costruito è rimasto per lo più vuoto, salvo rare occasioni in cui l'esercito lo ha sfruttato per delle esercitazioni. «Mantenerlo costa molti soldi» e così le autorità locali hanno deciso di commissionare a Frank e Patrik Riklin, fratelli artisti, la sua sistemazione. Per il momento di un'installazione artistica si tratta: l'apertura dipenderà dal numero di richieste che arriveranno e se il consiglio cittadino stanzierà il necessario finanziamento di quasi 74mila dollari.
I Riklin sperano che le prime prenotazioni arrivino in fretta, anche perché i precedenti non mancano. All'analogo The Bunker di Verbier nel Cantone Vallese aperto nel 1992 la clientela (soprattutto giovani tra i 18 e i 30 anni, soprattutto da Inghilterra e paesi scandinavi) non è mai mancata e addirittura è in crescita: nel 2007 ha registrato 9mila pernottamenti, contro i 5mila del primo anno. Pure il sindaco Zogg si dice fiducioso: non solo lo Zero Star Hotelpotrebbe ospitare eventi culturali ma anche partecipanti a corsi di sci ed escursionismo. In caso di emergenza poi sarebbe riconvertito in bunker nucleare entro 24 ore, come previsto dalla legislazione svizzera.
 

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