E' iniziata in Italia la vendemmia 2012, partita con la raccolta delle uve in Franciacorta.
Sia chiaro: nessuno vuole rovinare la festa. Ma tra i vigneti d’Italia, in tanti stanno pensando che domani, oltre a brindare a San Lorenzo con i «Calici di stelle», sarebbe anche opportuno fare la danza della pioggia.
Sì, perché se l’evento organizzato dalle cantine del «Movimento turismo del vino» e dalle piazze delle «Città del vino» è in grado di coinvolgere un milione di enoappassionati da Nord a Sud del Paese, sono già molti i vignaioli che non avranno tempo di brindare, impegnati come sono a raccogliere le uve maturate nuovamente in anticipo. Colpa di Nerone e di Caligola, gli anticicloni africani che stanno infiammando l’estate italiana, e colpa del «global warming», il surriscaldamento climatico che ha ormai reso favorevoli alla vite anche i pendii alpini a 1200 metri di altezza e i campi inglesi del Kent, del Sussex e della Cornovaglia.
Dunque, la vendemmia è già iniziata. Secondo il «Rapporto su vino e clima» realizzato da Coldiretti, la raccolta delle uve quest’anno avviene con circa un mese di anticipo rispetto a 30 anni fa, mettendo in dubbio antichi proverbi e testi scolastici. I primi a mettere mano alle cesoie sono stati i bresciani del Franciacorta, per portare al sicuro in cantina i grappoli di Chardonnay. Per il celebre spumante, si stima un calo delle rese di oltre il 20 per cento, causato dalle forti ondate di calore e dalla siccità, intervallate da piogge violente ma brevi.
A livello generale, si attende una riduzione attorno al 10 per cento rispetto alla media degli ultimi cinque anni. I cali maggiori si verificheranno nelle regioni che hanno sofferto di più la mancanza di pioggia, dalla Puglia (meno 15-20%) al Veneto (-10%), dalla Toscana (-10%) all’Emilia-Romagna (-5/10%), dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia.
Decisamente migliore la situazione in altre regioni, tanto che nel Lazio, in Sardegna e in Sicilia si potrebbe registrare un aumento. Proprio in Sicilia, domani sera nella tenuta di Donnafugata a Contessa Entellina andrà in scena la suggestiva vendemmia notturna che da anni dà il via al raccolto delle uve sull’isola. Per la prima volta, l’evento sarà trasmesso in diretta streaming, permettendo ai «winelovers» di assistere sul computer alla raccolta delle uve al chiaro di luna. Saranno José e Antonio Rallo a raccontare in diretta quanto accade tra i filari, spiegando il perché di questa scelta che tutela l’integrità aromatica delle uve e assicura un notevole risparmio energetico.
Ma se i vigneti italiani hanno bisogno di risollevarsi dallo stress idrico causato dall’ondata di caldo torrido che continua ad arroventare la Penisola, fare pronostici sulla vendemmia è sempre più difficile. «Agosto è diventato il mese che fa la differenza» dicono i viticoltori. Carlo Speri, vicepresidente delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, conferma: «Se il mese proseguirà con belle giornate soleggiate e il giusto apporto di pioggia, ci aspettiamo per l’Amarone rese produttive al di sotto dei massimi di disciplinare e in calo sul 2011, ma a tutto vantaggio della qualità». Stesso discorso per i Nebbioli del Piemonte, mentre per il Moscato la vendemmia dovrebbe iniziare a fine agosto.
«Di fatto, il vignetoItalia adesso produce uve più precoci, meno acide e più dolci rispetto al passato» spiegano da Coldiretti. A cambiare è anche la gradazione alcolica, che è aumentata di un grado, costringendo ad adeguarsi i disciplinari dei vini a denominazione.
Al Nord, per la Barbera d’Asti si è passati da 11,5 a 12 gradi per il base e da 12 a 12,5 per il Superiore; al Sud, per l’Aglianico del Vulture la gradazione minima naturale delle uve alla vendemmia è salita da 11,5 a 12, fino ad arrivare a 13 gradi per il Superiore Docg.
