Autore Topic: Sì definitivo della Camera: il Decreto Lavoro è legge [Lavoro]  (Letto 1078 volte)

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Sì definitivo della Camera: il Decreto Lavoro è legge


Manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per la piena operatività del primo tassello del Jobs Act: il Decreto n. 34/2014 ("Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese") è stato convertito in legge ieri con l’ultimo passaggio nell’aula di Montecitorio. La Camera, con 279 voti favorevoli e 143 contrari, ha dato il via libera al testo del Decreto modificato, da ultimo, dal maxi-emendamento governativo presentato il 6 maggio scorso in Commissione Lavoro al Senato e su cui l’aula di Palazzo Madama prima, e quella di Montecitorio dopo, hanno votato la fiducia. Riepiloghiamo le principali novità introdotte dal Decreto e dalla legge di conversione, che riguardano in particolare la disciplina dei contratti a termine e dell’apprendistato.

Le modifiche alla disciplina dei contratti a tempo determinato riguardano: l’assenza di causale e il numero di proroghe: il contratto a termine privo di causale può arrivare ad una durata massima di 36 mesi (prima il limite era di 12), e in questo arco di tempo è consentito un massimo di cinque proroghe; tetto massimo di utilizzo: i contratti a tempo determinato - tranne che per gli enti di ricerca - non devono superare il 20% del totale dei contratti di lavoro instaurati dall'azienda, e in caso di violazione del limite è prevista una sanzione pecuniaria (che sostituisce l’obbligo di assunzione a tempo indeterminato) pari al 20% della retribuzione, per ciascun mese o frazione di mese di durata del rapporto di lavoro, per il primo lavoratore assunto in violazione del limite, e al 50% della retribuzione, sempre in proporzione alla durata del rapporto, per i lavoratori successivi al primo assunti in violazione del limite; regime transitorio: disposta l’applicazione delle nuove norme ai contratti a termine già in essere alla data di entrata in vigore del Decreto, per cui il datore di lavoro è tenuto a rientrare nel limite predetto del 20% entro il 31 dicembre 2014, salvo che al rapporto di lavoro e all'azienda sia applicabile un contratto collettivo che preveda un limite o un termine più favorevole.

Numerose anche le novità in materia di apprendistato: apprendistato a tempo determinato: per le Regioni e le province autonome che abbiano definito un sistema di alternanza scuola-lavoro, i contratti collettivi nazionali possono prevedere l'utilizzo del contratto di apprendistato a tempo determinato per attività stagionali; obbligo formativo e offerta formativa pubblica: è necessario redigere per iscritto un piano formativo individuale, anche attraverso moduli e formulari prestabiliti; le Regioni dovranno comunicare al datore di lavoro, entro 45 giorni dalla comunicazione dell'instaurazione del rapporto di apprendistato, le modalità di svolgimento dell'offerta formativa pubblica; obbligo di stabilizzazione: l’obbligo del datore di lavoro di assumere a tempo indeterminato almeno il 20% dei precedenti apprendisti per poterne assumere di nuovi, si applica solo nelle aziende con più di 50 dipendenti (in precedenza l’obbligo era applicabile a quelle con più di 30); sanzione per l'inadempimento dell'obbligo di formazione: il Governo si impegna alla emanazione di una circolare interpretativa che chiarisca che la sanzione in caso di inadempimento dell’obbligo formativo consiste non più nella stabilizzazione ma nella conversione del contratto di apprendistato in contratto a tempo determinato.


Fonte: http://fiscopiu.it/news/s-definitivo-della-camera-il-decreto-lavoro-legge
                                  
 


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