Una grande impresa, anche perché il precedente record di 1h17’48”, ottenuto nel 2007 dall’americano Alejandro Albor, proprio nell’edizione dell’esordio di Zanardi in questa specialità. Allora fu l’amico Paolo Barilla a proporgli di partecipare, ma solo a un incontro benefico. Alex non fece solo la “pastasciuttata” a Central Park, ma anche la gara. Ora l’ha vinta e portando i colori del Barilla Blu Team, il bel progetto verso il sogno paralimpico londinese (eccolo). Oltre al record della corsa, Alex diventa così il primo italiano a vincere la Maratona di new York in handbike. Ora l’appuntamento di londra 2012 diventa ancora più significativo.
Una gara tiratissima fin dalla prime battute, quella di oggi, con passaggi intermedi che già facevano presagire un tempo eccellente e che ha visto come protagonisti assieme a Zanardi, l’americano Dane Pilon, suo diretto avversario anche nelle gare di paraciclismo, e il polacco Rafal Wilk. Gli ultimi metri di gara sono stati decisivi e hanno avuto anche attimi di suspense: dopo Colombus Circus, quando il percorso rientra in Central Park a circa 500 metri dall’arrivo, Zanardi ha colpito un gradino del marciapiede perdendo la catena della sua handbike. Fortunatamente è riuscito a ripartire subito, non cedendo troppo terreno ai suoi avversari e riagganciandoli dopo pochi metri. Nella volata finale, con Pilon che perdeva il controllo del suo mezzo andando a sbattere contro le transenne di recinzione, Zanardi trionfava su Wilk.
“Ho sfatato il detto ‘Non c’è due senza tre’ – ha raccontato Zanardi –. Quando mi è caduta la catena ho pensato per un attimo che questa maratona fosse per me davvero maledetta..! Invece è stata bellissima, un’emozione unica dal primo all’ultimo metro, con tanta gente che mi conosceva e mi gridava ‘Forza Alex!’. A volte penso di essere l’artefice delle mie sventure, visto che subito prima della gara avevo maneggiato sulla mia bicicletta, cambiando il paracatena. Evidentemente qualcosa non ha funzionato, ma per fortuna sono riuscito anche stavolta a mantenere il sangue freddo e a rimettere a posto la catena in tempo record. Mi spiace invece per l’incidente dell’americano Pilon che è stato portato via in ambulanza: spero solo che non abbia gravi conseguenze e sarebbe stato bello fare la volata anche con lui.”
un grandissimo con le auto ma anche come uomo .