Autore Topic: Monti, dovere dei governi proteggerli: l'Italia dei minori quasi poveri  (Letto 332 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Monti, dovere dei governi proteggerli: l'Italia dei minori quasi poveri
Nonostante il nostro Paese sia tra i 15 più ricchi in Europa, il 16% circa dei bambini e degli adolescenti vive in una condizione di povertà relativa. Emerge dal Rapporto Unicef sulla povertà minorile nei Paesi industrializzati


Nonostante l'Italia sia tra i 15 Paesi europei più ricchi, il 15,9% dei bambini e degli adolescenti vive in una condizione di povertà relativa. Il dato emerge dal Rapporto Unicef sulla povertà minorile nei Paesi industrializzati. In questa classifica, l'Italia è agli ultimi posti: 29.ma su 35 Paesi. ''Proteggere l'infanzia dalla povertà è un dovere morale che dovrebbe essere fra le priorità di ogni governo'', ha detto in un messaggio all'Unicef il presidente del Consiglio Mario Monti.

13 milioni in Unione europea
Nell'Unione Europea (piu' Norvegia e Islanda) a circa 13 milioni di bambini e adolescenti mancano gli elementi di base necessari al loro sviluppo. Mentre, sono 30 milioni i minorenni, nei 35 paesi con economie sviluppate, che vivono in poverta'. E' il preoccupante bilancio tracciato dal nuovo rapporto Unicef "Misurare la poverta' tra bambini e adolescenti", presentato a Roma.

Il rapporto, realizzato dal Centro di Ricerca Innocenti dell'Unicef, esamina la poverta' e la deprivazione materiale infantile in tutto il mondo industrializzato. Questo confronto internazionale - dice il Rapporto - dimostra che la poverta' infantile in questi paesi non e' inevitabile, ma e' legata alle scelte politiche; inoltre, alcuni paesi stanno facendo meglio di altri per proteggere i bambini piu' vulnerabili.

Il Report Card esamina la poverta' e la deprivazione materiale infantile, quest'ultima intesa come percentuale di bambini e adolescenti che non ha accesso ad alcuni beni, servizi o attivita' ritenuti 'normali' (sono 14 in tutto) nelle societa' economicamente avanzate, come fare almeno tre pasti al giorno, libri e giochi adatti all'eta' del bambino, un posto tranquillo con spazio e luce a sufficienza per fare i compiti, connessione Internet. I tassi piu' alti di deprivazione materiale vengono riscontrati in paesi come Romania, Bulgaria e Portogallo (rispettivamente con piu' del 70%, 50% e 27% dei bambini e adolescenti esclusi), anche se alcuni paesi tra i piu' ricchi come Francia e Italia hanno tassi di deprivazione superiori al 10%. I paesi Nordici hanno il minor tasso tra i minorenni, inferiore al 3%.

La seconda misura esaminata nel Rapporto riguarda la poverta' relativa, prendendo in esame la percentuale di bambini e adolescenti che vivono al di sotto della soglia di poverta' nazionale - definita come il 50% del reddito medio disponibile dalle famiglie. I paesi nordici e i Paesi Bassi hanno i tassi piu' bassi di poverta' infantile relativa, intorno al 7%. Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno tassi compresi tra il 10 e il 15 %, mentre oltre il 20% dei bambini in Romania e Stati Uniti vivono in poverta' relativa.

Particolarmente evidenti, nel Rapporto, sono i confronti tra i paesi con economie simili, che dimostrano come la politica dei governi abbia impatti significativi sulla vita dei bambini e degli adolescenti. Ad esempio, la Danimarca e la Svezia hanno tassi molto piu' bassi di poverta' infantile del Belgio o della Germania, ma tutti e quattro i paesi hanno gli stessi livelli di sviluppo e reddito pro capite.

"I dati sottolineano che troppi bambini e adolescenti continuano a non avere accesso a beni o servizi di base necessari al proprio sviluppo in paesi che hanno tutti i mezzi per fornire loro la possibilita' di un completo sviluppo e determinazione", ha dichiarato Gordon Alexander, Direttore del Centro di Ricerca dell'Unicef. "Il rapporto ha anche mostrato che altri paesi hanno lavorato bene - visto che ci riferiamo in gran parte a dati pre crisi - grazie ai sistemi di protezione sociale. Il rischio e' che con la crisi attuale, le conseguenze di decisioni sbagliate saranno visibili solo tra molto tempo".

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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