Aiuto per ottenere piccoli sconti: progetto 'scec' contro la crisiAcroninimo di 'solidarietà che cammina', lo scec è un buono sconto locale rivolto a chiunque ne faccia richiesta, semplici cittadini o titolari di esercizi commerciali, liberi professionisti, enti e associazioni. Ecco come funzionaUn modo per uscire dalla crisi, aiutando i cittadini a ottenere piccoli sconti, e di conseguenza far ripartire anche il piccolo imprenditore. A questo serve lo scec, acronimo di "solidarietà che cammina", buono sconto locale emesso e distribuito gratuitamente dall' associazione nazionale arcipelago scec a chiunque ne faccia richiesta, semplici cittadini o titolari di esercizi commerciali, liberi professionisti, enti e associazioni.
Lo scec, del valore di un euro, non è quindi una valuta Complementare, ma un vero e proprio sconto che si può utilizzare solo insieme all'euro; è spendibile in percentuale, che solitamente varia dal 10 al 30% sia nelle aziende convenzionate, sia per i servizi che gli altri associati offrono (avvocati, medici, dentisti, commercialisti, ma anche per ripetizioni, baby Sitting, lavori artigianali, ecc.). L'uso del buono scec è legato anche allo scambio di servizi occasionali fra privati regolato dalla legge 53/2000 dove può essere usato come metro per il tempo dedicato.
Ad esempio: a fronte della spesa di 5 euro dal panettiere che ha aderito al progetto e dal quale è possibile pagare con il 20% di scec, si potranno consegnare 4 euro e 1 scec. Per il commerciante il vantaggio è rappresentato dall'aumento della clientela: un consumatore che ha aderito al circuito avrà infatti maggior interesse a effettuare i suoi acquisti il più possibile presso i negozi aderenti piuttosto che in un centro commerciale. In questo modo si dà il via a un'azione di rilancio territoriale, con prospettive di sostenibilità per piccole e medie imprese e incrementando il potere di acquisto di tutti i partecipanti.
Diversamente dagli altri buoni sconto, i cui tagliandi vengono stracciati dopo esser stati ritirati, lo scec può essere conservato e riutilizzato, per esempio come resto per i clienti che aderiscono al circuito, oppure per le proprie spese. L'associazione arcipelago scec nasce il 5 aprile 2008 sul Vesuvio, riunendo sotto un'unica regia tutti gli esperimenti di buoni locali italiani: ecoroma (Roma), scec (Napoli), kro (Calabria), thyrus (Terni) e tau (Toscana). Allo stato attuale è formato da 11 isole, le regioni, che a loro volta coordinano, paesi, borghi, quartieri e sono in continuo aumento di sostenitori. A Roma la prima adesione istituzionale e' quella del IV municipio, a Montesacro.
L' arcipelago scec ha peraltro avuto l'avallo dell'Agenzia delle entrate e hanno superato positivamente anche il controllo della guardia di finanza nell'ottobre 2010.
"Lo scopo è quello di ricostruire la comunità sociale ed economica e creare una rete di protezione che può aiutare soprattutto le categorie più deboli a superare questa crisi - dice Pierluigi Paoletti, presidente di arcipelago scec - le banche hanno deragliato e stanno andando verso un'economia finanziaria, il che è completamente slegato dalla funzione primaria che dovrebbero avere: quella cioè di alimentare un territorio e fare da pompa di circolazione di uno strumento importante che è il denaro, che può essere paragonato al sangue di un organismo. Con arcipelago scec noi suppliamo a una mancanza di questa formula bancaria apportando dei correttivi in maniera intelligente".
Fonte
TelevideoRAI
