Se il Cattolicesimo s’interroga sul ruolo di Facebook nella vita dei fedeli, qualcun altro invece non ha dubbi su quale debba essere il credo dell’umanità: il Kopimism è una religione basata sul culto del file sharing. Sul file sharing illegale, per giunta, ed esplicitamente avversa al Digital Rights Management (DRM) e al copyright.
Il termine kopimism (letteralmente, «copiamismo») deriva da un adattamento di «copy me», kopimi, il simbolo della religione: una piramide decorata dalla lettera “K”. Fondata in Svezia, il Kopimism ha dei principi affini al Cristianesimo e strizza l’occhio alla massoneria. Fulcro del Kopimism è il diritto alla diffusione del sapere.
Può sembrare uno scherzo di cattivo gusto o tutt’al più un’idea eccentrica, eppure il Kopimism è una fede molto seria e gli adepti stanno cercando di farla riconoscere come una religione ufficiale. Ciò premesso, è interessante domandarsi fino a che punto ci si possa spingere per la libera diffusione della cultura: qual è il limite?
Via | TorrentFreak