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Colosseo e Fori arrivano su Street View
« il: Aprile 08, 2011, 19:29:31 pm »

 Google aggiunge immagini a 360 gradi di siti e monumenti italiani

Non sarà proprio la stessa emozione provata da Russell Crowe nel girare il film “Il gladiatore”. Ma nel nostro piccolo potremo ugualmente calarci all’interno del Colosseo, e visualizzare le gradinate intorno a noi a 360 gradi.

Tutto questo è ora possibile grazie all’accordo realizzato tra il Ministero dei Beni Culturali e Google, in base a un progetto che permette di vedere numerose bellezze storico-artistiche del nostro patrimonio tramite il servizio Street View, integrato in Google Maps.

Dopo Pompei, visitabile su Street View dalla fine del 2009, gli internauti potranno fare tour virtuali tra una serie di nuove meraviglie nostrane grazie al trike, una sorta di triciclo con cui Google scatta foto panoramiche a 360 gradi.

Autorizzato dal ministero, il trike è infatti entrato per la prima volta nelle aree archeologiche romane percorrendole in lungo e in largo, è stato lanciato nei vicoli medievali di Firenze, lungo i giardini di ville e residenze storiche.

“Da oggi visitare virtualmente e conoscere da vicino alcuni tra i principali capolavori dell'arte, dell'ingegno e dell'architettura diventa possibile, in qualsiasi parte del mondo ci si trovi”, ha spiegato all’Ansa Mario Resca, direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del ministero.

''Per il nostro ineguagliabile patrimonio culturale, quella offerta dalla tecnologia di Google rappresenta una vetrina dalle infinite potenzialità in grado anche di promuovere e rilanciare il turismo nel nostro Paese, restituendocene la leadership”.

Da oggi si può quindi girovagare, restando in casa davanti al computer, tra Fori Imperiali, il Colosseo, il comprensorio dell'Appia Antica e le Terme di Diocleziano, ma anche nel centro di Firenze, in piazza della Signoria, piazza del Duomo e su Ponte Vecchio. Si potrà anche andare a Tivoli, a Villa Adriana e Villa d'Este, o a Torino, nei giardini della Venaria Reale, e ancora a Capodimonte e sugli scavi di Ercolano.

Gli archeologi utilizzano da tempo le mappe di Street View e il mappamondo tridimensionale di Google Earth. Di recente il Global Heritage Fund ha progettato una cartina digitale integrata con le fotografie degli scavi nelle aree monumentali a rischio nei paesi in via di sviluppo. È di fatto un'occasione per vedere i lavori sul campo, spesso inaccessibili al pubblico. E avere in questo modo una percezione più diretta dell'impegno sul territorio per preservare la memoria dell'umanità.

Alessandro Dattilo       
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(8 aprile 2011)
                                                                                  :ciao:
                                  
 


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