Autore Topic: 10 anni di progressi nella penisola araba: la lunga marcia delle donne  (Letto 615 volte)

Descrizione:

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline ambarambacicicoco

10 anni di progressi nella penisola araba: la lunga marcia delle donne per loro diritti
Cade l'ultimo tabù, ma ci sono ancora discriminazioni

Tra speranze e delusioni, gli ultimi dieci anni hanno portato una ventata di libertà alle donne della Penisola araba. A partire dallo Yemen, i regimi della regione hanno via via garantito alle donne accesso alla politica e, con la svolta annunciata dall'Arabia Saudita, è caduto l'ultimo tabù.

Nei fatti, tuttavia, la vita pubblica di questi Paesi è ancora in mano agli uomini: secondo l'ultimo rapporto di Freedom House, negli emirati del Golfo la libertà delle donne nella vita politica si aggira attorno al punteggio di 2, in una scala da 1 a 5.

Nel 1973, fu lo Yemen del Sud, di matrice marxista, il primo Stato della penisola a concedere pieni diritti politici alle elettrici, seguito dieci anni dopo dallo Yemen del Nord. Oggi nello YEMEN unificato i pieni diritti sono garantiti ad entrambi i sessi anche se solo lo 0,5% delle cariche a livello nazionale e locale è appannaggio delle donne.

Nel piccolo emirato del BAHREIN il suffraggio universale è stato concesso nel 2002 e nel 2006 Latifa al-Gaoud è diventata la prima e fino ad ora unica parlamentare donna della storia nazionale. Nel vicino emirato del QATAR, invece, l'accesso alla politica per le donne è una conquista del 1999. E con il passare degli anni, il loro peso elettorale è cresciuto: nel 2007, hanno rappresentanto il 46,6% dei votanti. La voce femminile nelle più alte cariche resta però ancora flebile, in un Paese dove peraltro i partiti politici sono vietati.

Nel KUWAIT, prima della guerra del Golfo, la vita pubblica era un tabù per le donne. Poi, le rivendicazioni si sono fatte via via più insistenti e nel 2005 sono stati concessi i pieni diritti, mentre dal 2009 sono 4 le donne a sedere in parlamento. Le cariche giudiziarie, invece, restano ancora oggi un tabù.

In OMAN, il suffragio universale è stato accordato nel 2003 mentre nel 1999 per la prima volta una donna è stata nominata ambasciatore. Nonostante i discreti progressi degli ultimi anni, ancora oggi la popolazione femminile copre solo il 5,5% delle cariche pubbliche.

E ancor più lontana è l'emancipazione negli EMIRATI ARABI UNITI, l'ultimo governo - ad eccezione dell'Arabia Saudita - a concedere, nel 2006, il diritto di voto alle donne, in un Paese in cui l'unico organo soggetto al voto è il Consiglio Nazionale Federale, il parlamento, privo di poteri legislativi. La tornata elettorale di questo weekend ha visto però un'importante 'prima volta', quella della prima donna eletta in Consiglio. E dal 2015, anche le 'cugine' dell'ARABIA SAUDITA potranno andare alle urne e, anche, coltivare il sogno di entrare in politica.

Fonte TelevideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


Cliccate il BANNER sopra, sarete di grande Aiuto. GRAZIE !