Lo spirito di Marcello Lippi è sempre lo stesso, quello dei Mondiali di Germania, e sempre la stessa è la sete di vittoria degli azzurri, soprattutto dopo l'Europeo di Austria e Svizzera. Gianluigi Buffon alla vigilia della sfida con Cipro, primo appuntamento delle qualificazioni per i Mondiali del Sudafrica, lo dice a chiare lettere: "Vogliamo andare a giocarci un altro Mondiale. Bissare Germania 2006 non sarà facile, ma noi vogliamo fare qualcosa di importante per riaccendere la passione verso di noi". Il Lippi bis comincia con il doppio appuntamento di Cipro e Udine con la Georgia. "Ho ritrovato lo stesso Lippi di due anni fa - dice Buffon - con la stessa voglia di vincere e la stessa carica di sempre. Ma anche noi abbiamo una grande voglia di rivalsa dopo la mancata affermazione in Europa. Abbiamo voglia di andarci a giocare il Mondiale". Contro Cipro non sarà una passeggiata, il calcio cipriota è in crescita, come dimostrano le affermazioni dei club nelle Coppe europee, ma gli azzurri non vogliono fallire. "Noi siamo pronti - prosegue il portiere azzurro - sappiamo che incontreremo delle difficoltà, loro sono in crescita, ma noi siamo pronti".
La stagione calcistica è appena cominciata, ma tra gli azzurri in tanti sono già in buona condizione di forma, come ad esempio il gruppo Juventus, che ha cominciato la preparazione prima degli altri: "Questo - aggiunge Buffon - ci aiuterà a superare le difficoltà e a far sì che la Nazionale porti a casa la vittoria". La voglia di vincere è il 'leit motiv' che anima gli azzurri dopo il flop europeo. Però Buffon non ci sta a sentir parlare di fallimento e a chi gli fa notare come Toni si sia accollato la 'croce' risponde: "Non c'é nessuna croce da portare, perché si vince e si fallisce insieme. Il risultato agli Europei non è stato un fallimento. Abbiamo perso per un rigore, forse ci è mancato un pizzico di convinzione". Per Buffon, non ci sono tante differenze tra l'Italia di Lippi e quella di Donadoni: "C'é sempre stato uno zoccolo duro di quattro-cinque giocatori, sia con Donadoni e ora con Lippi, l'Italia non è cambiata molto".
Il portiere della Juve risponde poi a chi gli ricorda della maxi-offerta del Manchester City, disposto a pagare 75 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni del portiere bianconero: "E' una fantasia giornalistica - sorride Buffon - non credo che arriverà mai un'offerta simile, ma se pure dovesse arrivare, a questo punto penso che la Juventus ci penserebbe. Il calcio è un'azienda e a certe cose le società ci fanno caso. Ma sono certo che un'offerta simile non arriverà". Buffon si sofferma poi a parlare della recrudescenza della violenza nel mondo del calcio, dopo gli episodi di domenica. Il portiere di Juventus e Nazionale sottolinea che "molte cose sono migliorate, ho vissuto tanti Fiorentina-Juventus e quello di domenica è stato splendido. Però ci sono anche gli episodi negativi, come abbiamo visto domenica, e quelli sono da debellare e censurare, perché non hanno niente a che fare con lo sport".
L'unico dubbio per la Nazionale resta l'impiego di Alessandro Del Piero, infortunatosi giovedì durante l'allenamento. Il giocatore, che ha svolto lavoro differenziato, spera di essere pronto.
FORZA AZZURRI... 
