La Ducati presenta ufficialmente a Madonna di Campiglio Valentino Rossi: "Tifosi, abbiate pazienza, sarò al top solo in Aprile. Con la Ducati devi avere uno stile leggermente più 'sporco'. Pensavo di chiudere in Yamaha, ma hano fatto bene a puntare su Lorenzo. Lui e Stoner sono i favoriti"
Il gran giorno è arrivato. La prima ufficiale di Valentino Rossi con la Ducati si è svolta martedì mattina al Wrooom 2011. L'infortunio alla spalla, per il quale è stato necessario ricucire il tendine, lo ha obbligato ad una fermata ai box molto più lunga, è stato operato il 14 novembre dello scorso anno. Forse sarebbe stato meglio procurarsi una "bella" frattura: in quel caso i tempi di recupero sarebbero stati più brevi. Il saggio Rossi è ben conscio che è inutile lanciarsi in proclami roboanti, e preferisce volare basso: passerà ancora del tempo prima che la sua forma possa avere percentuali accettabili. E la Ducati è una moto difficile, che richiede un diverso stile di guida, più "sporco". La strada è tutta in salita.
AL TOP SOLO IN APRILE - La sfida tra sè e la sua spalla è lanciata e lui si sta impegnando al massimo per accelerare i tempi di recupero. L'appuntamento è fissato a Sepang, in Malesia, ad inizio febbraio, quando i primi test della nuova stagione diranno a che punto sarà la nuova Desmosedici ed il nuovo pilota che dovrà guidarla. "È una corsa contro il tempo per essere davvero pronti per la prima gara, soprattutto fisicamente per quel che mi riguarda. C'è ancora tanto lavoro da fare. Spero di arrivare ad una forma discreta all'esordio stagionale in Qatar il 20 marzo, per poi essere al cento per cento in aprile. Probabilmente sarebbe stato importante essere in forma da subito, ma non sarà così. I tifosi non danno mai tempo, ma l'infortunio si è rivelato più grave del previsto e adesso dovrò fare un lavoro importante. Spero che i tifosi abbiano pazienza".
Valentino presentato in Ducati DUCATI, STILE PIU’ SPORCO - Correrà su un binario parallelo, pertanto, la preparazione del Dottore al Motomondiale 2011: da un lato il recupero fisico, dall'altro il miglioramento della moto. Una moto, che "molto diversa da quelle giapponesi, che sono quasi di serie trasformate in mezzi da MotoGP. La Ducati, invece, è un prototipo. Concettualmente è una cosa diversa. Finora abbiamo modificato qualcosa la posizione di guida per stare più comodi, ma ci incontreremo a metà strada. Anch'io dovrò adattare il mio stile di guida. Devi avere uno stile leggermente più 'sporco' per correre con la Desmosedici Occorrerà non solo una moto veloce, ma che ti aiuti, facendoti correre meno rischi".
Valentino presentato in Ducati PENSAVO DI CHIUDERE IN YAMAHA - Sul "come" è arrivato in Ducati Rossi rivela: "All'inizio della stagione scorsa pensavo di rimanere alla Yamaha, anzi di chiudere lì la mia carriera. Poi la stagione ha avuto un'evoluzione diversa. Sapevo che mi stavano cercando ed è stata una cosa graduale. Adesso questa per me è una grande sfida, a livello di quella con la Yamaha. Lì, però, ero al cento per cento ed era la moto che doveva crescere. Qui sono io che devo tornare in forma. Devo tornare un pilota in attività. Sicuramente non ho più vent’anni purtroppo, ma l'incidente con la moto da cross e al Mugello mi sarebbe potuto capitare lo stesso. Non ho mai pensato di smettere, ho tanta voglia e quindi qualche anno al top spero di farlo e qui alla Ducati ho tante motivazioni in più".
GIUSTO PUNTARE SU JORGE - Alla Ducati il Dottore ritrova Hayden come compagno di squadra, sapendo che probabilmente sarà ben altra cosa rispetto al rapporto dell'anno scorso con Lorenzo. "Separazione dei due staff? Spero di no. Anzi, visto che conosce la moto, all'inizio sarà lui che potrà insegnarmi dei trucchetti. Con Lorenzo ho solo cercato di salvaguardarmi, è andata così. La Yahama probabilmente ha fatto bene a puntare su Lorenzo, piuttosto che su di me. Lui è giovane e forte". Per individuare la sua impresa più bella Rossi non ha dubbi: "Ne ho fatte tante, ma di certo quella che ricordo con più piacere è la prima vittoria con la Yamaha, in Sudafrica nel 2004".
Valentino presentato in Ducati LORENZO E STONER DA BATTERE - Inevitabile una previsione della nuova stagione: "I favoriti sono Lorenzo e Stoner. Il primo conosce bene la moto, Stoner deve essere più costante, ma ha dalla sua la Honda, che fa paura. Sarà una bella sfida". Rossi elogia il lavoro fatto in Ducati dal pilota australiano, suo predecessore: "Stoner andava forte con questa moto, ha un grande talento ad adattarsi a tutte le condizioni e aveva un gran feeling con la moto, cosa che io non ho per ora. Dovrò per questo fare tanti chilometri".
NIENTE GARA CON ALONSO - Le condizioni fisiche di Rossi, in riabilitazione dopo l'operazione alla spalla del 14 novembre, non gli permetteranno di essere in pista per la tradizionale sfida tra piloti di Motogp e F1 prevista per venerdì. Sfumata dunque la gara con Fernando Alonso: "Non credo che ci sia alcuna possibilità di vederci insieme nè per la sfida con i kart e nemmeno per quella in macchina, non sono ancora in forma. Spero che in futuro ci siano ancora delle occasioni per fare delle cose simili, magari con Fernando sulla MotoGP e io sulla F1. Alonso? L’ho conosciuto lo scorso anno mentre ero in visita alla Ferrari. E’ una persona molto simpatica e ho anche tenuto per lui l'anno scorso. Mi è dispiaciuto moltissimo che il campionato non sia andato come la Ferrari e il mio amico Domenicali si aspettasse. Ma sono certo che faranno di tutto per vincere nel 2011. Il futuro? Non escludo niente. Bisogna solo prendersela con calma. Io sto facendo il massimo".
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