Autore Topic: Golden Gala di Roma...  (Letto 860 volte)

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Offline garfield

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Golden Gala di Roma...
« il: Luglio 12, 2008, 09:12:18 am »
Il programma era cominciato decisamente male, con Asafa Powell che si infortunava nel corso della prima gara, ma a regalare al pubblico dell'Olimpico una serata da ricordare ci ha pensato la forte e bella Yelena Isinbayeva. La russa volante ha chiuso la serata con un fantastico record del mondo nel salto con l'asta a quota 5,03 m. Per la 26enne atleta originaria di Volgograd, campionessa olimpica e mondiale in grado di migliorare per 20 volte il primato, una enorme soddisfazione espressa al termine della gara con qualche lacrima, un perfetto italiano e una bandiera del suo paese stretta tra le mani: "Sono contentissima".

Il Golden Gala di atletica leggera di Roma, terza tappa della Golden League (dopo Berlino e Oslo) e appuntamento chiave per molti atleti per testare la condizione in vista dell'avvicinarsi delle Olimpiadi, è stato tutto questo e molto altro. Il cubano Dayron Robles ha corso senza rivali nei 110 ostacoli e lo statunitense Wariner si è preso una bella rivincita nei 400 sul connazionale Merritt che lo aveva battuto ai trials americani. E poi l'affascinante Vlasic è stata leggera come una piuma nel salto in alto, lasciando l'azzurra Di Martino ai piedi del podio. Infine, Oscar Pistorius ha rimandato ancora il sogno di ottenere il tempo limite nei 400 per partecipare alle Olimpiadi cinesi. Nella sfida infinita in casa keniana per i 3.000 siepi Kipruto è riuscito a spuntarla sul connazionale e rivale Kemboi.

 Nel giavellotto il finlandese Pitkamaki (autore dello sfortunato lancio che lo scorso anno infilzò il saltatore in lungo francese Sdiri, ndr) ha vinto con la misura di 87,70m. Il fenomeno cubano Dayron Robles ha vinto senza problemi la gara dei 110 ostacoli col tempo di 13"08. E, nonostante l'ottima prestazione, il primatista mondiale della distanza è riuscito lo stesso a non essere soddisfatto a causa di una "partenza non troppo scattante". Il cubano è in cerca della gara perfetta visto che tra meno di un mese affronterà il cinese Liu, eroe di casa delle prossime Olimpiadi di Pechino. Sempre in tema di velocità, la finale dei 100 - privata di una delle grande stella della serata Powell - ha regalato la vittoria (per questione di millesimi) al portoghese Francis Obikwelu. Nel giro della morté, l'americano Jeremy Wariner ha dato vita ad una gara sul filo di lana col connazionale Merritt. Al traguardo i due sono stati divisi da appena un centesimo (44"36 per l'olimpionico, 44"37 per il pericoloso rivale in vista di Pechino). Tra le donne, gli 800 hanno sancito la supremazia della keniana Pamela Jelimo, che così rimane ancora in corsa per il jackpot finale di un milione di dollari. Stesso discorso per la Vlasic che ha lasciato le briciole alle sue antagoniste, tra cui anche Antonietta Di Martino. "Non era facile saltare con questa pedana - ha dichiarato l'atleta azzurra -, credo di aver bisogno di lavorare ancora un po' ma mi sento bene".

Il jackpot non sarà più nei pensieri della spagnola Josephine Onyia - che nei 100 ostacoli ha concluso con una deludente sesta piazza lasciando la vittoria alla giamaicana Foster-Hylton - e del saudita Al-Sabee, terzo nella gara del salto in lungo vinta dal campione panamense Irving Saladino con la misura di 8,30m. Per i colori azzurri, infine, ottimo tempo per l'altoatesina Silvia Weissteiner che ha corso i 5000 in 15'16"80, corno che le permetterà di partecipare ai Giochi di Pechino.
 

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