Momo, perché hai lasciato Liverpool e perché hai scelto proprio la Torino bianconera?
La risposta è un getto d’acqua gelata: “Per vincere”. E per giocare, aggiungiamo noi. Per la prima volta ci guarda torvo – e vi assicuriamo che non è una bella sensazione – e ci sradica il pallone dai piedi: “Questo non é vero. Andatevi a vedere le statistiche, io a Liverpool giocavo eccome. É non è neanche vero che avevo problemi con Benitez. Con lui ho uno splendido rapporto, tanto che ancora adesso mi segue e mi telefona per farmi i complimenti. La Juve è stata una scelta. Da piccolo sono cresciuto ammirando le magie di Zizou con questa maglia, da allora mi sono innamorato.
Momo non è uno che si fa intimorire, o piuttosto uno che sfugge alle sfide e alle responsabilità: “Sapevo che questa era una grande società che sarebbe tornata subito ad altissimi livelli. Conoscevo i giocatori che erano rimasti, Del Piero, Nedved, Buffon, Camoranesi, e conoscevo il loro spirito. Mi avevano parlato del carattere Juve, e devo dire che ho capito di cosa parlassero appena sono arrivato: vedi Nedved correre in allenamento e non fermarsi mai, guardi con quale intensità fa la partitella e rimani stupefatto. Devo dire che sapevo quanto fosse serio e forte, ma mi ha sorpreso. Così come Camoranesi, che giocatore! É questo lo spirito Juve ed è il mio stesso spirito: La voglia di vincere e di non mollare mai”.
E’ una Juve rinnovata anche in campo. “Siamo più forti dell’anno scorso, perché sono arrivati giocatori nuovi, la rosa é più ampia e completa. É arrivato Poulsen che é un gran giocatore e mi viene da ridere quando sento dire che siamo una squadra senza qualità. E, poi, l’avete visto il nostro attacco? Io non ho mai giocato con quattro punte così forti”.
Se Chiellini ha detto che secondo lui l’Inter è ancora più forte della Juve, Momo ha la sua idea: “Sì, su la papela (in spagnolo, ndr). Sur le papier (in francese, ndr)”. “Sulla carta – ci risponde sorridendo in modo sornione e mimando il gesto – Ma poi in campo è un’altra cosa” – conclude con determinazione”.
Momo non si sbottona nel classico giochino - Champions o Scudetto chi butti giù dalla torre? – anche se… “Quando sento la musichetta della Champions mi vengono i brividi. É una competizione eccezionale, che regala emozioni indimenticabili. Io, purtroppo, l’ho persa con il Liverpool (contro il Milan, ndr), mi piacerebbe tanto rifarmi. Presto”.
un grande, l'ho visto a udine al friuli e mi é piaciuto da subito