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Offline ambarambacicicoco

Debutto alla scuola materna: 100mila bimbi in crisi
« il: Settembre 05, 2012, 14:35:22 pm »
Debutto alla scuola materna: 100mila bimbi in crisi
Pianti, nervosismo, insonnia e sciopero della pappa

Il 'debutto' alla materna si avvicina "per 500 mila bimbi italiani, da due anni e mezzo ai tre anni e mezzo. Ma non per tutti il primo giorno di scuola sarà una passeggiata: possiamo stimare che la novità manderà in crisi un piccolo su cinque, cioè circa 100 mila bambini". A disegnare uno scenario fatto di pianti, nervosismo, irritabilità, sonno disturbato e 'scioperi della fame' per protesta è Italo Farnetani, pediatra di Milano, che dice all'Adnkronos Salute: "I disturbi da adattamento dureranno in media una o due settimane, mentre se proseguono oltre un mese è bene avvertire il medico".

Inoltre, "i problemi di adattamento saranno più comuni fra i 300 mila che non sono mai andati al nido". In questo gruppo, infatti, circa il 30% andrà in crisi a causa della "piccola rivoluzione. Mentre fra quelli che sono andati al nido l'anno scorso, solo il 10% incontrerà qualche difficoltà di adattamento", prevede il pediatra, autore del libro 'Da 0 a tre anni' (Mondadori). "Insomma, in totale circa 100 mila bimbi avranno qualche disturbo da adattamento, e i figli di genitori separati sono due volte più a rischio". Ma quali sono i problemi più diffusi? "Crisi di pianto, spesso al momento di salutare mamma e papà, saranno piuttosto frequenti i primi giorni, insieme a un certo nervosismo che potrebbe portare i maschi a un atteggiamento aggressivo, con qualche strattone e lancio di oggetti. Abbastanza prevedibile anche una certa riduzione dell'appetito, fino ad arrivare a una sorta di 'sciopero della pappa', con il bambino che si rifiuta di mangiare a scuola per protesta".

Ci sono poi i piccoli che sperimentano una sorta di regressione, "tornando a fare la pipì o addirittura le feci addosso. E altri che adottano questa strategia quasi per dispetto, sperando in questo modo di imporre la propria volontà. Ma per fortuna si tratta di un problema più raro rispetto agli altri", dice Farnetani. Più diffuse le difficoltà col sonno. "Se il bimbo si sveglia in piena notte urlando per gli incubi o ha crisi di pianto al mattino, allora è bene riferirlo al pediatra. Mentre se non si addormenta subito la sera - spiega - si tratta di normale nervosismo legato al grande cambiamento, che non deve allarmare troppo". I disturbi del sonno più gravi, comunque, riguarderanno "non più dell'1% dei bimbi alle prese con l'inizio della materna".

Altro problema, poco frequente, "è il vomito dello scolaro. Un disturbo che di solito colpisce i bimbi che soffrono di mal d'auto e hanno una certa tendenza a vomitare". Se evitare del tutto ogni problema è una missione quasi impossibile, specie per genitori dei bimbi più ansiosi, secondo il pediatra "esistono strategie utili a minimizzare i disturbi e ad aiutare il bambino ad adattarsi alla novità". Si può pensare che abbiamo sofferto tutti andando a scuola, e dunque è normale che anche i nostri figli lo facciano, "ma - dice Farnetani - sono convinto che i bambini non crescano soffrendo. E' fondamentale assicurare loro una continuità tra la scuola materna e la casa".

Il pediatra raccomanda ai genitori "di accompagnare insieme il bimbo a scuola, almeno per le prime settimane. Di parlargli del cambiamento, delle novità e di rassicurarlo molto fin da ora, perché a tre anni un bambino capisce tutto, e percepisce anche il nervosismo degli adulti". Fortemente raccomandate "dosi extra di coccole, e si può anche ricorrere al 'trucco' del telefonino nello zainetto: il bimbo sa che dentro c'è la voce di mamma e che la maestra può chiamarla in caso di bisogno". E ancora: "Prendiamoli per la gola. Per spingere a mangiare i piccoli inappetenti o quelli che 'scioperano per protesta', almeno a settembre il nutrizionista dovrebbe fare un passo indietro. Sarebbe opportuno proporre a mensa cibi sani, ma anche golosi: come la pizza, le patate fritte con olio d'oliva e la cioccolata a merenda". Tutti alimenti che incontrano il gradimento dei baby-debuttanti.

Quanto al sonno, il pediatra suggerisce di evitare di mandare a letto il bambino troppo presto se si vede che fatica ad addormentarsi. Meglio ritagliare un po' di tempo dopo cena in attività rilassanti, come un gioco da tavolo con mamma e papà o la lettura di una fiaba. "Per tranquillizzarlo e fargli capire che non cambia proprio tutto", conclude.

Fonte televideoRAI

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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