L'altra sera un servizio trasmesso delle Iene ha messo in luce un vero e proprio dramma che da qualche tempo incombe sugli abitanti di uno stabile romano. La signora Nadia Evangelisti vive sulla sedia a rotelle ed è invalida al 100%: è una di loro, ma ancora per poco, perché è in attesa dello sfratto imminente dalla casa in cui abita «da 60 anni, da quando sono nata». L'appartamento si trova in un edificio di proprietà dei Padri Maroniti, proprio dietro il Colosseo: «Chiedono un aumento del 300%, io ora pago 770 euro, ne vogliono 2500».
Il suo non è un caso isolato. «Dei ragazzi qui sopra sono stati buttati fuori con la forza pubblica, disabili anche loro. Questa signora sopra di me ha lo sfratto. Ha due bambini. Poi un disabile, al terzo piano, che era sulla sedia a rotelle. Questo affitto non poteva più permetterselo e se ne è dovuto andare».
Nello stabile mancano ascensore e riscaldamento, ma non i topi, che qualcuno si è pure ritrovato in bagno. La signora Evangelisti aveva chiesto di poter fare dei lavori a sue spese. Ci morirà di vecchiaia li faccia pure, le avevano detto. Poi lo sfratto. «Io ho una casa fuori Roma, ma è in fase di adeguamento: manca il bagno, la cucina, sto allargando le porte perché non ci entro» dice. Ora tutto ciò che chiede sono tre mesi di tempo. Presente la troupe arriva l'ufficiale giudiziario: non si fa riprendere ma acconsente che le telecamere rimangano accese e alla fine concede una proroga di due settimane. Non bastano. «Vabbeh, rifacciamo il summit tra due settimane, buongiorno».
Proviamo a chiedere direttamente ai Padri Maroniti, propone la Iena, e si recano nel bel palazzo dell'Ordine, Ma le porte non si parono, neppure per religiosi. Perfino le chiavi di un frate (mechelita) stranamente non funzionano. «Si sono asseragliati dentro. Finché ci stiamo noi non lo fanno entrare». Uno che all'inizio dice di non capire l'italiano alla fine li minaccia pure: «Se non vai via adesso chiamo la polizia».
L'ironia è anche troppo facile: «La Chiesa dice "Beati gli ultimi perché saranno i primi". I primi a essere sfrattati però!» gli dice la iena Roma, che alla fine si presenta da Alemanno per chiedere un rinvio di tre mesi. «Ne rispondo io» garantisce alla fine del servizio il neosindaco, con tanto di fascia.