Autore Topic: Amazzonia: scoperta tribù indios, l'ultima da 12 anni...  (Letto 651 volte)

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Offline garfield

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Amazzonia: scoperta tribù indios, l'ultima da 12 anni...
« il: Maggio 31, 2008, 07:31:26 am »
Indios mai venuti a contatto con il resto del mondo, nudi e dipinti di rosso, che hanno reagito lanciando frecce contro l'aereo che li sorvolava, sono stati scoperti questo mese da ricercatori brasiliani in una zona recondita dell'Amazzonia, ai confini fra il Brasile e il Perù. Foto della spedizione sono state diffuse oggi dall'organizzazione ecologista britannica Survival International. Erano dodici anni che un'etnia sconosciuta non veniva scoperta nell'Amazzonia brasiliana.

La spedizione aerea è stata organizzata grazie alle carte geografiche elettroniche del sito Google Earth. Si calcola che alle sorgenti del fiume Envira, nello stato brasiliano dell'Acre, vivano circa 250 indios che mai hanno avuto contatti con l'uomo bianco. Dagli anni 80 la Funai (Fondazione Nazionale per gli Indios) brasiliana ha adottato la politica di non cercare "contatto umano" con gli indios isolati, limitandosi a sorvolare con aerei o elicotteri le zone, una volta all'anno o ogni due anni, per controllare lo stato degli indios. Ci sono attualmente indizi in Brasile di 68 gruppi indigeni isolati, quasi tutti nella foresta amazzonica, dei quali solo 24 gruppi sono stati confermati. "Non so chi sono quegli indios, non voglio saperlo, e sarei molto arrabbiato se qualcuno lo sapesse - ha affermato José Carlos Meirelles, "sertanista" (ricercatore amazzonico) della Funai che ha partecipato alla scoperta - Gli indios fotografati sono sedentari, vivono in grandi capanne comunitarie, e coltivano manioca, patate e banane. E' chiaro che questi indios sono violenti contro l'uomo bianco che invade la loro terra: se entriamo là ci ammazzano". Meirelles ha una storia complessa con gli indios isolati dell'Acre.

Si è trasformato in loro massimo protettore dopo aver ucciso un indigeno alla fine degli anni 80: "Sono stato circondato da numerosi indios armati di arco e frecce - racconta Meirelles, che mostra i segni di un antico ferimento con una freccia - Potevo ucciderne molti con le armi che avevo, ma ne ho ucciso solo uno. Tuttavia quell'uno mi resta sulla coscienza ancora oggi". Si sospetta che siano dell'etnia "aruak", presente nella regione, ma nulla si conosce di sicuro su di essi. Nell'Acre vivono altre tre tribù mai contattate in una riserva indigena di 630 mila ettari, nella più bella foresta amazzonica che si conosca, con numerose specie autoctone di biodiversità. "Abbiamo diffuso eccezionalmente queste foto - ha osservato ancora Meirelles - per attirare l'attenzione della società internazionale sul grave pericolo che stanno passando questi indios, con la minaccia di invasione dal lato peruviano". Si stanno avvicinando infatti alla loro zona vergine dei "garimpeiros" (cercatori d'oro clandestini) e dei piantatori di coca provenienti dal Perù. Al momento del sorvolo molti indios sono fuggiti nella foresta, per lo più donne e bambini, ma non sono scappati i guerrieri, dipinti di rosso con la pianta dell'"urucum", che hanno affrontato con archi e frecce il grande uccello venuto dal cielo.

Mi auguro con tutto il cuore che vengano lasciati in pace, sicuramente quegli indios sanno che la vera civiltà è li in mezzo a loro...
 

chi lotta può perdere...
chi non lotta ha già perso...
 


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