Autore Topic: Quello che i partiti non dicono  (Letto 805 volte)

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Offline ninfea

Quello che i partiti non dicono
« il: Aprile 10, 2012, 21:22:19 pm »

In queste ore i partiti stanno raggiungendo un accordo sul finanziamento pubblico dei partiti.
Domani verrà presentata l'intesa.
Ma di cosa parlano quando si discute di riforma del finanziamento pubblico?
Ecco, alla rinfusa, i temi di cui Alfano Bersani e Casini (ABC) stanno parlando: Controlli più stringenti sui rimborsi, trasparenza dei bilanci, sanzioni, regole che garantiscano la democrazia interna dei partiti.
Più nel dettaglio le proposte sono

- Affidare alla Corte dei Conti la revisione dei bilanci
- Obbligo di certificazione del bilancio da parte di una delle società di revisione iscritte all'apposito albo Consob.
- Obbligo di pubblicazione su Internet dei bilanci.
- Riduzione della soglia di donazioni private al di sotto della quale si può mantenere l'anonimato.
- Possibilità per un partito di investire solo titoli di stato.
- Rapportare i rimborsi elettorali alla correttezza del bilancio
- Misure volte a migliorare la democrazia interna dentro ai partiti: più rimborsi se si fanno regolarmente congressi, se non si candidano condannati ecc.ecc.

Bellissime proposte, davvero. Utili e interessanti speriamo che Alfano Bersani e Casini abbiano la forza per imporlo. Ne manca però una, che è ovviamente fondamentale. Nessuno parla del fatto che i RIMBORSI SONO TROPPI.
Vanno diminuiti i milioni di euro che vengono trasferiti ogni anno ai partiti.
Nel 2010 in Italia  i partiti hanno ricevuto 285 milioni.
In Germania 133, in Francia 80, in Spagna 75, in Gran Bretagna 5 (a Londra solo i partiti all'opposizione ricevono, dpochi, soldi pubblici).

Sappiate inoltre che i rimborsi elettorali sono annuali e per la durata della legislatura sulla base dei voti raggiunti. Nonostante la legislatura del 2006 (quella di Prodi) sia durata solo due anni i rimborsi sono continuati per tutto il quinquennio. Per cui nel 2010 i rimborsi sono stati doppi: quelli della legislatura 2006-2011 (anche se interrotta prima) e quella 2008-2013.
L'unica riforma possibile è dunque quella di abolire tutti i rimborsi elettorali. Ne hanno ricevuti doppi per tre anni. E ripartire da zero perché si possa fare una legge onesta e non truffaldina come quella in vigore.

Marco Castelnuovo

da: La Stampa
                                  
 

funcool3

  • Visitatore
Re:Quello che i partiti non dicono
« Risposta #1 il: Aprile 11, 2012, 00:52:05 am »
giusto?? GIUSTO!! (omen docet)
 


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