Autore Topic: Le regioni e le calamità naturali: tutti i costi dello stato d'emergenza [Consumatore]  (Letto 786 volte)

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Offline ambarambacicicoco

Le regioni e le calamità naturali: tutti i costi dello stato d'emergenza
I cittadini rischiano di farne le spese

Quando una regione dichiara lo stato di emergenza per calamità naturale, i cittadini rischiano di farne le spese. Lo stato d'emergenza può comportare infatti l'aumento delle accise regionali sui carburanti, così come è avvenuto per le ultime alluvioni.

La legge 225 del 1992, modificata dal 'milleproroghe 2011', prevede l'attribuzione al presidente della Regione interessata da calamità naturali del potere di deliberare aumenti, sino al limite massimo consentito dalla legislazione vigente, dei tributi, delle addizionali, delle aliquote o delle maggiorazioni delle aliquote attribuite alla Regione, e di aumentare la misura dell'imposta regionale sulla benzina per autotrazione prevista dall'articolo 17 del decreto legislativo 398/1990 fino a un massimo di cinque centesimi per litro, ulteriori rispetto alla misura massima consentita. Tutto cio' qualora il bilancio regionale sia insufficiente a coprire le spese conseguenti all'emergenza.

L'articolo 17 autorizza infatti le Regioni a statuto ordinario a istituire, con proprie leggi, un'imposta regionale sulla benzina per autotrazione, erogata dagli impianti di distribuzione ubicati nelle rispettive regioni, successivamente alla data di entrata in vigore della legge istitutiva.

Un meccanismo fissato dal decreto milleproroghe 2011 ha previsto inoltre per le regioni colpite da calamità naturali di alzare al massimo le addizionali come condizione per avere accesso ai fondi per la protezione civile.

Qualora sia utilizzato il fondo di riserva per le spese impreviste, istituito presso il ministero dell'Economia, se ne dispone la reintegrazione corrispondente con l'aumento dell'accisa sulla benzina, la benzina senza piombo e il gasolio usato come carburante.

L'aumento deve essere deliberato dal direttore dell'Agenzia delle Dogane per un massimo di cinque centesimi al litro e in modo tale da determinare maggiori entrate corrispondenti all'importo prelevato dal fondo di riserva. L'aumento serve a coprire gli oneri derivanti dal differimento, in caso di dichiarazione dello stato di emergenza, dei termini per gli adempimenti e i versamenti dei tributi e dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali.

Fonte TelevideoRAI
« Ultima modifica: Aprile 19, 2014, 22:45:48 pm da ninfea »

L'intellettuale è uno che non capisce niente, però con grande autorità e competenza. (Leo Longanesi)
 


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